Cambio ai vertici di Confprofessioni Calabria

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Pietro Marino eletto presidente.
Pietro Marino è un avvocato Catanzarese, dirigente territoriale ANF, impegnato nel sociale attraverso l’Associazione Nazionale ambientalista “Vitambiente”.
Alla presenza del dott. Franco Valente, direttore Confprofessioni e delegato dal presidente nazionale Gaetano Stella, si è svolta l’assemblea di Confprofessioni Calabria costituita dai rappresentanti delle libere professioni. Dopo un lungo periodo di commissariamento, retto dalla dott.ssa Vilma Iaria, sono stati eletti i vertici e si è insediata la nuova giunta esecutiva della delegazione regionale.
La nuova giunta è costituita da: Pietro Marino Presidente (ANF), Teodoro Vadalà Vicepresidente (ANDI), Rosalbino Cerra (FIMMG), Francesco Cufari (FIDAF), Nestore D’Alessandro (ANCL), Giuseppe Funaro (ALA), Cristina La Serra (ANA), Salvatore Passafaro (UNGDCEC), Franco Scarpino (ANC), revisore regionale Massimiliano Tavella (ADC).
Confprofessioni lavorerà insieme al suo Presidente per coinvolgere i professionisti su tutti i tavoli di discussione della Regione e di tutti gli enti strumentali, intensificherà inoltre il confronto con le Istituzioni per favorire percorsi di sviluppo locale condivisi.
Il presidente Marino ha ringraziato tutti coloro i quali lo hanno voluto alla presidenza e ha dichiarato “lavoriamo per coinvolgere i liberi professionisti su tutti i partenariati territoriali e nei tavoli di discussione”.
“Grazie alle professioni -ha dichiarato ancora Marino- si coltivano le speranze del sud e della Calabria; i professionisti consentiranno i cambiamenti e i miglioramenti nei processi di sviluppo locale sostenibile. Il ruolo delle professioni nel tessuto socio-economico regionale è determinante, ed è il segno tangibile del cambiamento il sistema per il quale mettere a confronto le intelligenze di un territorio con il quale dovremmo intensificare il confronto e la condivisione di iniziative a favore di tutti i professionisti Calabresi e più in generale dei cittadini che ogni giorno si affidano ai nostri Studi, ponendo al centro di un programma condiviso l’innovazione tecnologica la transizione verde, le reti tra professionisti la ricerca applicata alle professioni e lo sviluppo di nuove opportunità di lavoro per i colleghi, con il fine ultimo di favorire di scongiurare una fuga di cervelli dalla regione Calabria”.

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