“Museo Ugo Guidi”

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Il giorno 11 dicembre 2021 alle ore 15.30 presso la Casa Museo Ugo Guidi verrà inaugurata la mostra “ArteFatti in natura” organizzata da Alkedo aps e dove saranno presenti alcuni artisti chesono attivi sul territorio versiliese e che trattano di tematiche filoambientali.
La mostra pop up sarà della durata di due giorni e verranno esposte le opere di Florian D’Angelo,Marco Guazzini, Paolo Nicolai, Tatiana Villani, Cosimo Vella saranno affiancate da una selezione di foto frutto di un workshop docu-fotografico svolto con il supporto del collettivo Leaf Creations.
L’esposizione degli scatti sarà una fotografia sullo stato dell’ambiente in una porzione del territorio di Forte dei Marmi, dove l’uomo convive con la natura da quando ha strappato queste terre alla zona paludosa del Lago di Porta.
È dal connubio tra natura, arte e coinvolgimento emozionale di chi condivide interessi come la mobilità sostenibile e le varie forme d’arte che nasce ArteFatti in natura; come spiega il curatore Lorenzo Belli “il progetto intende focalizzare l’attenzione su una dialettica e su due dinamiche, il comportamento attivo e le forme di arte, sviluppando tre distinte linee di azione: un talk on line
interdisciplinare sull’arte e l’approccio consapevole verso la natura, un workshop fotografico in presenza e una mostra collettiva degli artisti coinvolti.”
Aspetto fondamentale è il coinvolgimento di artisti che operano ormai da anni un ripensamento in chiave artistica e educativa dell’approccio con l’elemento ambiente.


La denuncia sociale è l’ispirazione e la chiave di lettura delle opere fotografiche di Florian D’Angelo. La società dei consumi è vista come produttrice di storture che vengono fissate in un’immagine nitida e focalizzata sul problema. La fotografia presente in mostra sua parla dell’inquinamento dei nostri mari e come questa sia solo la punta dell’iceberg del problema ambientale nel paradigma distorto della società dei consumi.
Marco Guazzini è un designer che parte dal riuso in un’ottica di scarsità delle materie prime, ancorato alla tradizione dei distretti della Toscana. Opera tra Prato e Pietrasanta fondendo lana e polvere di marmo. L’opera presente in mostra nasce da una ricerca basata sulla riflessione sull’uso consapevole delle materie prime per una riconversione dell’intera catena produttiva.
Paolo Nicolai parte dal riuso della materia di scarto o trovata in natura dando una connotazione classica alle sue opere in chiave pop. Le sue opere sembrano la proiezione di un futuro distopico dove le sole materie prime sono gli scarti della lavorazione di un’epoca passata.
L’opera di assemblege scultoreo esposta è una denuncia alla società che sembra avere un parassita al suo interno chiamato uomo.
Cosimo Vella pone l’uomo e la tradizione folk popolare al centro della sua ricerca, usando il linguaggio pittorico come poesia visiva. Con la sua opera Vella porta l’ambiente all’interno del museo attraverso un linguaggio che è una sintesi tra uomo e natura che diventa ecosistema sociale.
Tatiana Villani porta avanti una ricerca sulla relazione dell’uomo con se stesso e con l’ambiente, lavora tra linguaggi visivi e varie arie di intervento artistiche, sociali e pedagogiche. La sua opera della serie Germina nasce da una ricerca sui semi ma si evolve inglobando le ossessioni costanti che l’artista vive al  momento dettate dalla società e dall’ambiente esterno.
Il fine del progetto è quello dare importanza al mezzo artistico e fotografico come veicolo di consapevolezza ecologica e accrescimento culturale.

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