Parità di genere, Educare i giovani sin dagli asili

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Consapevole delle capacità femminili ma mai femminista. E soprattutto apertura a ogni nuova esperienza. Questa capacità di adattamento e di flessibilità mi ha portato, dopo qualche anno e per una serie di eventi, a occuparmi dell’azienda di famiglia, raccogliendo una eredità imprenditoriale plurisecolare. – Il vero traguardo da raggiungere è quello di un welfare che possa garantire l’impegno delle donne nel lavoro, dagli asili nidi, alla cura degli anziani, alla facilitazione burocratica, senza dimenticare di educare le nuovissime generazioni al concetto di parità.

Sono, questi, alcuni dei passaggi dell’intervista della Fondazione Gambero Rosso a Pina Amarelli, cavaliere del Lavoro e presidente del Museo della Liquirizia Giorgio Amarelli, protagonista con l’impresa culturale di Corigliano – Rossano anche di uno speciale a lei dedicato pubblicato da How To Spend It, il mensile di Luxury e di Lifestyle del Sole 24 Ore.

Ho sempre privilegiato – ha sottolineato la Amarelli nell’intervista al Gambero Rosso – collaboratrici sia nel settore marketing che nell’amministrazione e nello shop, giungendo alla totalità di donne nella gestione del Museo e dell’archivio di interesse storico nazionale. Sono massime l’attenzione alle esigenze familiari e la flessibilità, queste sono ripagate da serietà nel lavoro e forte senso di appartenenza. Il mondo maschile in Italia, e ancor più al Sud – ha aggiunto – vive ancora in un retaggio di figli di mammà difficile da sradicare. In questo è importante il compito della famiglia e della scuola, con una educazione paritaria e con la consapevolezza della uguale dignità di ogni attività, specie quelle di cura e domestiche.

Testimonial d’eleganza e presidentessa di un’azienda familiare bicentenaria. Una serie di incarichi nel mondo bancario, nella promozione del made in Italy e presso la Presidenza del Consiglio. Oggi anche scrittrice. La vita dell’imprenditrice di Rossano è un moltiplicarsi di molte vite con, al centro, la liquirizia. – È, questo, l’occhiello dello speciale che ancora una volta il Sole 24 Ore dedica a Pina Amarelli.

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