“Tutti i grandi sono stati bambini una volta, ma pochi di essi se ne ricordano”. E’ proprio a quei grandi, che hanno scordato il fanciullo che erano e che ancora nascondono dentro che parla il “Piccolo Principe”, la celebre opera di un aviatore, un poeta visionario, Antoine de Saint Exupéry, scomparso in guerra a soli 44 anni. Dal suo piccolo asteroide il Principino attera oggi sul palco del Teatro di Cestello, in San Frediano, a Firenze, da giovedì 3 a domenica 6 marzo, nella lettura registica di Raffaele Totaro. Una messa in scena essenziale, arricchita dalle opere di Cecilia Micolano e Alessandro Benedetti, che disegnano i personaggi e gli scenari animati dagli attori. Sono le emozioni a giocare con le luci e con le frasi e gli incontri fantastici che vivono nel romanzo dove l’aviatore, l’alter ego dell’autore, precipitato nel deserto, viene sorpreso da quella vocetta “Mi disegni, per favore, una pecora”. Da qui muove una storia di amicizia, di memorie, di visioni e di riflessioni che solo i bambini possono capire … e spesso di stancano a spiegare ai grandi. Ci sono un re, un uomo d’affari … una volpe saggia, un serpente compassionevole … Ci sono parole che oggi, più che mai, suonano come moniti profetici in questo millennio funestato da troppi grandi che giocano a fare i bambini capricciosi, strappando il futuro a bambini costretti a crescere troppo in fretta. Il Teatro è un pianeta su cui salire per riscoprire,da una certa distanza, la stessa umanità. In scena a prestare un’anima al Piccolo Principe sarà Marco Predieri, dialogando con l’aviatore impersonato da Graziano Dei. Angela Tozzi annoderà il filo della narrazione e a materializzare i diversi incontri si alterneranno Debora Petracchi, Duccio Cirri e Marco Vitale. Prenotazioni al numero 055.295609, oppure via mail: prenotazioni@teatrocestello.it