Costituito a Camigliatello il “Comitato per la casa di comunità silana” Casa di comunità, occasione per garantire adeguata assistenza sanitaria alle popolazioni dell’altipiano della Sila e ai turisti. In data 1 marzo 2022, a Camigliatello Silano, si è costituito il comitato spontaneo volontario denominato: “Comitato per la casa di comunità silana”, con sede in Camigliatello Silano. Scopo del comitato è quello di promuovere ogni iniziativa, utile e necessaria, volta a valorizzare e tutelare il territorio dell’altopiano silano e la salute di tutte le persone che vi abitano, vi lavorano e che lo scelgono come destinazione delle proprie vacanze nel corso delle quattro stagioni dell’anno: il comitato propone la localizzazione e la realizzazione in località di Camigliatello Silano della “Casa di Comunità”, prevista dalla “missione 6, salute” del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, per la cui realizzazione la regione Calabria e l’ASP di Cosenza hanno già individuato il Comune di Spezzano Sila. Sia dalla lettura del documento del PNRR che dalle dichiarazioni del Ministro della Salute Roberto Speranza, si evince che le case di comunità costituiranno strutture mediche di prossimità con l’obiettivo di combattere “l’aumento della disuguaglianza di accesso ai livelli essenziali di assistenza”: ciò significa che occorre favorire maggiormente quei territori che più difficilmente hanno accesso all’assistenza sanitaria. Nel corso del consiglio comunale straordinario del 25 febbraio 2022, gli amministratori del Comune di Spezzano Sila, avrebbero deciso di indicare il centro urbano di Spezzano Sila quale luogo per l’insediamento della Casa della comunità, così creando uno squilibrio di assistenza sanitaria nel territorio. Il centro di Spezzano Sila, infatti, si trova a pochi minuti da Cosenza ed è confinante, inoltre, con Casali del Manco, laddove avrà sede un’altra casa della Comunità: nel raggio di pochissimi chilometri si concentrerebbero, pertanto, ben tre Case della Comunità: un assoluto non senso, oltre che uno sperpero di danaro pubblico! Le popolazioni e le realtà turistiche dell’altopiano silano questa volta non ci stanno e pretendono un’adeguata distribuzione delle strutture e dell’assistenza territoriale sanitaria, per avere uguale tutela della salute a prescindere dal territorio in cui si risieda, come previsto dall’articolo 32 della costituzione. La casa della comunità di Camigliatello costituirebbe un servizio centrale e facilmente raggiungibile da tutti i cittadini e cittadine delle stratificate ed isolate realtà rurali dell’altopiano silano: si pensi anche alle tante persone anziane che vi abitano, le quali potrebbero finalmente godere di una presenza medica h24 nelle vicinanze, piuttosto che percorrere chilometri di distanza, prima di poter essere ricevute da strutture mediche polispecialistiche. Il Comitato, inoltre, nel corso della riunione, ha già valutato diverse possibili soluzioni da sottoporre alle istituzioni competenti. La scelta di insediare la casa della comunità in Camigliatello Silano, oltre che provare a combattere il fenomeno dello spopolamento delle località interne e montane, costituirebbe, inoltre, una maggiore rassicurazione medica per le migliaia di turisti che nel corso dell’anno vengono accolti dalle numerose strutture ricettive dell’altopiano silano. Che l’insediamento della Casa della Comunità in località Camigliatello costituisca interesse per le varie realtà che insistono sull’altopiano silano ne è prova la partecipazione alla prima riunione del neo costituito comitato anche di cittadini e cittadine di Lagarò, Salerni, Cava di Melis, Lorica etc. E tantissime adesioni, inoltre, sta ricevendo il comitato in queste ultime ore. Le promotrici e i promotori presenti hanno designato fra loro i seguenti membri del consiglio direttivo: Caruso Francesco (Presidente); Tartaglione Francesca (Consigliera portavoce); Barracco Chiara (Consigliera); Grillo Mario (Consigliere); Carli Albino (Consigliere); Rota Gennaro (Consigliere).