Lo smaltimento illegale dei rifiuti nella zona del torrente Oliva e il fenomeno delle cosiddette “navi a perdere” hanno convinto la Commissione parlamentare sulle ecomafie a recarsi in Calabria per effettuare una serie di sopralluoghi nelle zone di Cetraro, dove è stato individuato un relitto in cui si sospetta la presenza di materiale tossico, e nell’area di spiaggiamento della nave Jolly Rosso, oltre che nelle zone del torrente Oliva e della cava in cui si presume siano interrati rifiuti radioattivi.
“Quello delle ecomafie non è un fenomeno nuovo”, ha dichiarato Pamela Aroi, responsabile calabrese dell’Italia dei Diritti. “Il fatto che la politica si indirizzi in questa direzione è un segno importante – ha aggiunto la Aroi – e spero che si riesca a portare avanti l’iniziativa in maniera fruttuosa perché mai nessuno si è mosso concretamente. I riscontri concreti saranno tutti da verificare e valutare – conclude la rappresentante del movimento presieduto da Antonello De Pierro -, ma ciò che è importante è muoversi nel settore dell’ecologia e aprirsi verso la valutazione di fenomeni di inquinamento di così ampia portata”.