“Fatti del genere sono all’ordine del giorno. E’ aberrante il modo in cui questi giovanissimi si dedichino alla delinquenza e al vandalismo. Bisogna intervenire tutti insieme”. Commenta così il vice presidente dell’Italia dei Diritti, Roberto Soldà, circa il caso della scuola di Santa Maria a Vico oggetto in 4 anni di 100 atti vandalici. I responsabili sono infatti due dodicenni immortalati dall’unica telecamera che non era stata distrutta durante consuete incursioni notturne.
La “banda delle merendine” non è perseguibile penalmente in quanto, tecnicamente, i ragazzi sono «incapaci». Durante l’ultimo raid si sono introdotti all’interno della scuola sfondando a calci il finestrone in ferro per accede al seminterrato. Dentro l’istituto hanno poi rovesciato gli estintori, distrutto porte e finestre e messo a soqquadro la stanza della preside. “In queste circostanze, che accadono in tutta l’Italia, è necessario ripristinare quello che era il ruolo fondamentale giocato dalle famiglie e dalla scuola stessa – continua l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – bisogna educare i ragazzi al rispetto civico e alla legalità”.
Dopo i ripetuti casi, fu la stessa dirigente scolastica a lanciare l’allarme e a far mobilitare Prefettura, Comune e forze dell’ordine. Ma solo ora i responsabili sono saltati fuori. “Credo che il recupero sociale di questi giovani debba essere una priorità per tutta la collettività, e il peso che hanno gli educatori è fondamentale. Bisogna affrontare questo declino di valori con decisione – conclude Soldà – perché non è certamente questo lo specchio della nostra società”.