“Nel periodo di commissariamento straordinario, Napoli e i Comuni limitrofi, avrebbero dovuto far partire la raccolta differenziata, al fine di garantire sicurezza pubblica ed elevati standard di igiene nelle città. Gli Enti locali, in questo, hanno delle precise responsabilità ed ora che sono a rischio posti di lavoro, i nodi vengono al pettine”.
Commenta così Carmine Celardo, viceresponsabile per il Lavoro e l’Occupazione dell’Italia dei Diritti, la notizia secondo la quale nella Regione Campania sarebbero in arrivo nuove tasse per coprire i debiti accumulati e il destino dei dipendenti dei consorzi di bacino risulterebbe assai incerto.
“Nell’immediato hinterland di Napoli vi sono esempi di eccellenza dei quali nessuno parla- prosegue l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro. E’ il caso del Comune di Portici, dove la raccolta differenziata è stata introdotta con largo anticipo e i risultati sono stati ottimi. A Napoli nessuno si è attivato e i fondi erogati per l’emergenza non sono stati impiegati responsabilmente. La situazione ora è critica e l’aumento delle imposte,insieme al taglio di posti di lavoro, non farà che riaccendere una situazione ormai vicina al collasso”.