Si è concluso il caso relativo al cimitero di Rocca di Papa, il cui distretto 23 è rimasto chiuso per ben tre anni a causa del terreno particolarmente franoso su cui giaceva, impedendo ai familiari dei defunti di recarsi sulla tomba dei propri cari.
Le segnalazioni dei cittadini erano subito state accolte dall’Italia dei Diritti, che si era messa in contatto con l’amministrazione comunale per risolvere l’annoso problema.
A tre anni di distanza dalla prima lettera di denuncia dei residenti, il movimento presieduto da Antonello De Pierro, nella persona del responsabile per la provincia di Roma Brunetto Fantauzzi, esprime grande soddisfazione per l’esito della vicenda: “Finalmente – ha commentato Fantauzzi – il problema delle salme accatastate in un magazzino per l’inagibilità del distretto 23 è stato risolto e i parenti dei 194 defunti coinvolti in questo episodio potranno nuovamente recarsi a portare un fiore sulla tomba dei propri cari. Tale situazione si sarebbe sicuramente potuta risolvere in minor tempo, ma è stata procrastinata a causa sia di lungaggini burocratiche, sia di una cattiva organizzazione da parte dell’amministrazione comunale che non aveva trovato soluzioni idonee. A ogni modo – conclude Fantauzzi – Italia dei Diritti porta a casa con soddisfazione l’ennesima battaglia vinta al fianco dei cittadini”.