“Il problema è a monte: l’Ama ha problemi d’indebitamento e occorrerebbe verificare se la recente ricapitalizzazione dell’azienda è servita per migliorare il servizio o per aumentare il suo debito. La vera questione sembrerebbe la scarsa volontà politica nell’incrementare la raccolta differenziata”.
Questo il primo commento del responsabile per il I Municipio di Roma dell’Italia dei Diritti Emiliano Varanini riguardo allo stato di degrado causato dai rifiuti sparsi per le strade della Capitale. Ad incrementare questa situazione ci sono le proteste dei residenti per la disorganizzazione relativa al tortuoso avvio della raccolta differenziata e la scarsa organizzazione in fatto di ritiro dei vari tipi di materiali.
“Il punto cruciale – prosegue l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – sta nel fatto che bisognerebbe ridisegnare globalmente il sistema puntando più sul riuso e sul riciclo che sullo smaltimento. Per farlo sarebbe necessaria una seria e concreta campagna d’educazione volta a conseguire due principali obiettivi: quello di una minore produzione di spazzatura e quello della migliore riutilizzazione di quella esistente. Si è puntato più sullo smaltimento che sul riciclo: l’attuale politica dei rifiuti non persegue questi traguardi. Viene imposta la raccolta differenziata ma poi non si sa bene dove finisce l’immondizia. C’è inoltre – spiega Varanini – una totale disorganizzazione giustamente denunciata dagli abitanti del centro storico di Roma. E’ ora che ci rendiamo conto che lo smaltimento è molto costoso e che non ci si può permettere una situazione di simile degrado. Ci vorrebbe una maggiore razionalizzazione e a tale scopo sarebbe utile verificare quali iniziative sono state fatte per migliorare l’aspetto organizzativo e andare più incontro alle esigenze e alle difficoltà dei cittadini”. In aggiunta a questa voce, giunge la stoccata del vicepresidente dell’Italia dei Diritti Roberto Soldà che così commenta: “Questa è la risposta del sindaco Alemanno al tanto proclamato decoro cittadino. L’immagine della nostra Capitale, orgoglio mondiale, è davanti gli occhi di tutti: turisti e cittadini. L’iniziativa – spiega Soldà – è lodevole ma per farla funzionare è necessaria un’organizzazione capillare ed efficiente e per ottenere questi risultati occorre una capacità gestionale di tipo ‘svizzero’ altrimenti si creano pasticci come quelli che vediamo. Bisogna infine limitare al minimo il disagio dei residenti, in maggioranza anziani, che spesso non dispongono di balconi per depositare la spazzatura o non possono recarsi nei punti di raccolta sia perché gli orari sono incompatibili con quelli dei lavoratori o semplicemente perché le persone di una certa età sono fisicamente impossibilitate a camminare con sacchi pesanti fino ai camioncini. La questione – conclude Soldà – è urgente ed è utile ascoltare i suggerimenti degli abitanti della zona per pianificare un’organizzazione più efficiente che restituisca a Roma l’immagine splendente degna di una capitale europea del suo rango”.