“Al Comune chiediamo di farsi parte dirigente e, di concerto con le associazioni che si occupano già di tale problema, di studiare forme di assistenza e di ricovero notturno al fine di evitare tali disagi”. Con queste parole Maurizio Ferraioli, responsabile per la Liguria dell’Italia dei Diritti, chiede una soluzione al problema dei clochard, che negli ultimi tempi sono stati al centro delle proteste residenti della Foce, che hanno avviato una raccolta firme per porre rimedio ai disagi dovuti alla presenza dei senzatetto attorno alla chiesa di Stana Maria dei Servi.
“E’ chiaro – spiega Ferraioli – che con l’arrivo della stagione estiva la maggior parte dei clochard si riverserà a dormire per le strade, ammassandosi nelle zone dove, formando gruppo, si possano sentire più sicuri. Tale situazione, che nel periodo invernale è meno evidente, in quello estivo è aggravata dal caldo, che esalta il cattivo odore proveniente dalla zona aggravandone le già pessime condizioni igieniche. Una soluzione va trovata e, indipendentemente dalle proteste arrivate dalla zona di Santa Maria dei Servi, il problema è sicuramente presente anche in altre zone della città. Un servizio di videosorveglianza potrebbe essere senz’altro di aiuto, fermo restando che questo non risolverebbe il problema, bensì lo sposterebbe semplicemente in un altro luogo, magari limitrofo alla stessa zona. Resta quindi indispensabile intervenire in maniera netta – conclude il rappresentante del movimento presieduto da Antonello De Pierro – affinché il problema non sia spostato, bensì risolto, sia nel periodo estivo, sia in quello invernale, quando le temperature, al contrario, scendono notevolmente, causando, com’è avvenuto la notte di Capodanno, la morte di qualche clochard a causa del freddo”.