“Indipendentemente dai fomentatori, casi del genere possono verificarsi solo per mancanza di relazioni interculturali”.
Antonella Silipigni, responsabile genovese dell’Italia dei Diritti, giudica così la fiaccolata tenuta ieri dal Comitato Cittadini Centro Est e dalla Lega Nord, contro la costruzione della nuova moschea nel capoluogo ligure. La manifestazione iniziata alle 17 nel centro della città e terminata alle 18 davanti alla prefettura, ha visto la partecipazione di un centinaio di cittadini e qualche esponente politico. Gli striscioni rivendicanti la potestà cristiana di Genova mandavano chiari riferimenti anche contro il Sindaco Vincenzi, che ha approvato la realizzazione dell’edificio.
“Moralmente parlando tutti i cittadini sono uguali e hanno gli stessi diritti anche se una minoranza professa credi religiosi differenti – ha continuato l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro. Le contestazioni al primo cittadino non possono che essere considerate strumentalizzazioni politiche a sfondo religioso. D’altronde Genova da secoli è crocevia di popoli e culture estremamente diversi, da ciò il pensiero che la maggior parte dei cittadini sia avvezzo e tollerante alle idee altrui. Come movimento, conclude la Silipigni, siamo a favore dei diritti di entrambe le parti. Vi è comunque necessità di maggiore rispetto per le altre professioni di fede”.