Milano, allarme usura

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“Bisogna dare risposte concrete ai cittadini visto il degenerarsi della situazione. L’azione svolta dall’associazionismo antiracket rappresenta un valido aiuto per quanti vivono nella morsa dell’usura, ma lo Stato deve immediatamente intervenire con strumenti legislativi, economici e sindacali idonei per supportare le aziende colpite”. Un grido d’allarme forte quello del responsabile per la Lombardia dell’Italia dei Diritti, Giuseppe Criseo, che commenta così l’aumento delle vittime di usura lanciato da Frediano Manzi, imprenditore e presidente di “Sos racket e usura”. Le richieste di aiuto giunte all’associazione sono triplicate negli ultimi 8 mesi al contrario delle denunce alle forza dell’ordine che, per vergogna e paura di ritorsioni, rimangono costanti e al di sotto dei casi accertati. Un fenomeno sommerso che, nel 70%, colpisce soprattutto commercianti e piccoli imprenditori costretti, quando le banche chiedono il rientro del fido, a chiedere denaro agli strozzini per evitare la chiusura dell’attività. Un giro d’affari dalle cifre esorbitanti che miete vittime quotidianamente, come il barista recentemente suicidatosi perché perseguitato dagli strozzini. “E’ necessario far sentire la presenza delle istituzioni e non lasciare solo chi denuncia o chiede aiuto alle associazioni, continua l’esponente del movimento presieduto da Antonello de Pierro. Come Italia dei Diritti chiediamo al presidente della Regione Formigoni di dare garanzie a chi decide di opporsi al racket e all’usura istituendo un Fondo di solidarietà che permetta alle vittime di continuare le proprie attività”.

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