“Nel caso in cui dovessero risultare colpevoli chiediamo la rimozione dai pubblici incarichi oltre alle sanzioni previste dalla legge, affinché per tutti ci possa essere una lezione di etica politica”.
Queste le parole dell’esponente milanese dell’Italia dei Diritti Luca Ragone circa l’inchiesta, nata dal filone giudiziario che vede coinvolto Fabrizio Corona, e che include 15 indagati. Secondo le indagini del pm Frank di Meio alcuni proprietari di locali culto della movida milanese avrebbero elargito denaro a funzionari comunali, quali il comandante dei vigili urbani, il direttore generale del Demanio, l’ex ispettore dei vigili del fuoco Esposito, affinché i controlli sul rispetto delle normative fossero blandi o addirittura evitati.
Seguendo la linea della cautela, il vice responsabile per Milano del movimento guidato da Antonello De Pierro conclude: “Troverei una certa incongruenza tra le disposizioni del sindaco Moratti circa il divieto di servire alcolici ai minori di 16 anni e le presunte mazzette elargite che inclinerebbero la legittimità della «tolleranza zero alla milanese»”.