Londra – Il Coordinamento Costituente della Sovranità ha manifestato con presidio in Piazza Missori a Milano ieri per chiedere al Governo un atto di responsabilità nei confronti dei due marò italiani che rischiano la condanna alla pena di morte in India per la presunta uccisione di due pescatori scambiati per pirati che avevano sconfinato nelle acque internazionali e l’espulsione dei diplomatici indiani. Alla manifestazione hanno partecipato una delegazione del Battaglione San Marco e ci ha raggiunto la telefonata della moglie di Girone che ci ha ringraziato dell’iniziativa, la prima di popolo in Italia con la bandiera italiana. Il Coordinamento ha chiesto altresì agli Italiani il boicottaggio dei prodotti indiani e delle aziende italiane che producono in India fino alla liberazione dei marò. Il Coordinamento nato a Milano il 24 marzo scorso per opera di Francesca Caricato sarà promotore a breve di altre iniziative.
Il Coordinamento si dissocia da tentativi di strumentalizzazione di tal Jonghi Lavarini mai visto alle riunioni e mai visto alla manifestazione, nei cui confronti si riserva di valutare eventuali azioni legali.
Aggiungo che mi fa sorridere il fatto che parlino di “un tal Jonghi Lavarini” visto che tutti, anche l’amica Francesca Caricato, mi conoscono molto bene… Quindi, non si tratta di mie strumentalizzazioni ma di altrui gelosie per la mia visibilità mediatica, peraltro, ottenuta dopo 26 anni di ininterrotta militanza politica nella destra milanese.
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Mio malgrado, sono costretto ad una breve replica anche in questa sede pubblica. Con Francesca Caricato mi sono definitivamente chiarito, già ieri, precisando che non mi sono “appropriato” di nulla ma, molto più semplicemente, ho liberamente espresso il mio legittimo parere sulla vergognosa vicenda dei due Marò italiani e, più in generale, sulla neccessità di difendere la nostra sovranità nazionale. Non solo, nulla c’entro con il “coordinamento costituente della sovranità”, al quale, comunque, guardo con assoluto rispetto ed attenzione, ma preciso di non ricoprire alcuna carica politica e di non essere iscritto a nessun partito. Sono un semplice, per quanto combattivo, orgoglioso e conosciuto, “Militante della Tradizione”.