Al romano Areamag il Premio Sisme per la migliore interpretazione

Le Audizioni Live stanno procedendo a ritmi serrati e le serata di lunedì 9 febbraio ha offerto ai presenti le esibizioni di: Gabriele Aprile (Napoli), Areamag (Roma), Francesco Arpino (Roma), i Chewingum (Senigallia – An) e Chiara Raggi (Torino).

GLI ARTISTI
La serata di lunedì 8 febbraio è stata caratterizzata dall’esibizione di 5 artisti tutti molto giovani, provenienti da diverse formazioni musicali, che hanno offerto uno spettacolo molto variegato agli spettatori.
Il primo a salire sul palco, il romano Francesco Arpino, ha subito mostrato di saper gestire in modo professionale il suo spazio, facendo capire di essere un artista con tanti anni di esperienza alla spalle. Francesco, ha esordito, infatti, circa dieci anni fa a Londra, componendo la musica per un testo dell’artista di fama internazionale, Mark Owen dei Take That. E’ stata proprio questa esperienza che lo ha influenzato nelle sue canzoni, di natura pop, curate per la parte musicale fin nei minimi dettagli. Ha proposto tre brani, alternando musica impegnata a quella più “leggera”, e ha dichiarato di aver scelto di partecipare a Musicultura per proporre il suo nuovo progetto artistico: “Nelle mie collaborazioni mi sono occupato finora solo della parte musicale ma ho intenzione di diventare un artista a tutto tondo e scrivere anche i testi dei miei componimenti”.
Il secondo artista è stato un altro romano, Gabriele Ortenzi, in arte Areamag (San Cesareo – Rm). Areamag, che con un foulard in mano, ha esordito recitando un monologo e ha messo subito in evidenza che il suo genere musicale è quello del teatro-canzone. I suoi brani, che hanno risentito un po’, per la parte strumentale, della mancanza del violinista, hanno mostrato una predominanza delle parole sulla musica, anche se, nell’esibizione del terzo pezzo “Cattivo”, più musicato, Gabriele ha dimostrato di avere anche ottime capacità canore. I testi delle sue canzoni sono “fantasiosi” – come ha affermato lui stesso – e parlano più spesso di bambini, di solitudine e di omini, cioè gli uomini medi che troppo spesso con il loro cattivo esempio, sono la causa delle sofferenze dei più piccoli. La giuria è rimasta ben impressionata dall’artista, che si è dichiarato un autodidatta in tutto quello che fa, ma lo ha anche invitato a coltivare di più la melodia.
Terza, l’unica ragazza della serata, Chiara Raggi (Torino), che pur vivendo a Torino, non ha dimenticato la sua città natale, Rimini, a cui ha dedicato la terza canzone. I suoi componimenti sono il frutto di diverse matrici musicali tra cui la musica classica, il jazz, la bossanova e in generale i ritmi sudamericani. “La musica classica” – ha così spiegato Chiara – “è la musica con cui mi sono formata; il jazz è ciò che mi ha permesso di aprirmi a svariati orizzonti e la bossanova è quel ritmo che mi fa battere il cuore”. La giuria universitaria le ha poi chiesto di spiegare una frase del pezzo esibito per primo “Sentire lucidamente attratta amore” e lei ha puntualmente risposto di voler assecondare semplicemente un suo sentire e a specificato che “per amore, intendo quello universale, che si prova non solo nei confronti di un uomo, ma nei confronti di tutto il mondo; il sentire fa capo al sentimento che si percepisce sulla propria pelle; ‘lucidamente attratta’ è usato per assonanza, accostando l’attrazione che per definizione è qualcosa di istintivo e la lucidità, che fa riferimento all’origine casuale della sua riflessione”.
Gabriele Aprile (Napoli), si è esibito per quarto. Pur essendo giovanissimo, classe ’86, è le seconda volta che si presenta a Musicultura, ma quest’anno in veste da solista e con un spiccata evoluzione in senso melodico, subito notata dalla giuria. Gabriele ha però precisato che è ancora alla ricerca di una veste artistica che gli sia congeniale, in un continua crescita espressiva. Le sue canzoni rivelano una predominanza di temi sentimentali, che il giovane artista napoletano ascrive semplicemente alla sua personale vena romantica. Laureando in Psicologia, ha detto di non essere influenzato da ciò che studia, e che le canzoni che scrive sono le sue emozioni, anche quelle che magari rimangono più nascoste e più difficili da rivelare nel quotidiano.
Ultimi ad esibirsi i Chewingum (Senigallia – An), che hanno proposto un genere più alternativo, fatto di influenze pop, rock e indie. Ironici, scenografici e celebrali hanno colpito per il loro modo di irrompere sul palco che non è passato inosservato. Anche il dialogo con la giuria è stato molto dinamico e i componenti del gruppo hanno intrattenuto un atteggiamento ludico e scherzoso, in linea con la natura del gruppo senigalliese. Curiosità notata dal direttore artistico, Piero Cesanelli, un basso tutto particolare, usato prima di loro solo dai Beatles. I Chewingum, ironizzando ancora su quanto quello strumento particolare li abbia impoveriti economicamente, hanno detto di essere a conoscenza di questa particolarità e hanno dimostrato di avere una approfondita conoscenza musicale.

A fine serata il Premio Sisme, un microfono Shure Sm58, per la migliore interpretazione è andato ad Areamag. A consegnarlo Walter Mandolini, fotografo “storico” del festival, che ha immortalato con la sua macchina fotografica Musicultura fin dalla sua prima edizione.

IL CALENDARIO
Martedì 10 febbraio, i concorrenti in gara sono: Jacopo Niccolò Badini (Firenze), Canemorto (Scarperia – Fi), Nina Monti (Ariccia – Rm), Carmine Torchia (Sersale – Cz), Style Crew (Montegranaro – Ap).
Mercoledì 11 febbraio: Serena Abrami (Civitanova Marche – Mc), Naif (Quart – Ao), Gianluca Rebuzzi (Bologna), Paolo Simoni (Comacchio – Fe), Superolwed (Somma Vesuviana – Na).

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