Cagliari – Sabato 20 febbraio, alle 18.00, si terrà il convegno dal titolo “La questione orientale tra storia e memoria. Le voci e i volti dell’esodo”. L’iniziativa, promossa dall’Associazione Culturale Caravella e patrocinata dalla Regione Autonoma della Sardegna, dalla Provincia e dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Cagliari, si terrà a Cagliari presso il Centro di Iniziative Sociali (C.I.S.) di piazza del Carmine n. 4.
Il progetto che si intende attuare prende in esame un problema molto discusso della recente storia italiana ed europea: la storia del confine orientale italiano, in particolare la questione delle foibe e degli infoibati nella Venezia Giulia, e le ondate di violenza che portarono all’esodo dei fiumani e giuliano-dalmati.
Forte della grande partecipazione, soprattutto giovanile, ottenuta in un primo convegno svolto il 10 febbraio nell’Aula Magna dell’Istituto tecnico industriale G. Marconi, l’associazione intende, attraverso la testimonianza di un esule istriana e di studiosi ed esperti dell’argomento, esaminare le due ondate di violenza: la prima del settembre-ottobre 1943, che andò a colpire maggiormente le aree rurali in Istria, e la seconda del maggio-giugno 1945, quando furono le città, Gorizia ed in particolare Trieste e il suo circondario, a subire le deportazioni, le uccisioni e gli infoibamenti.
Si tratterà in seguito l’esodo dalla Venezia Giulia, l’accoglienza in Italia dei profughi (con particolare attenzione all’arrivo e accoglienza in Sardegna degli stessi), le reazioni del mondo politico, ed infine si cercherà di analizzare quelle che sono state le ragioni di uno spostamento di popolazione così consistente. Chiuderà il lavoro l’esame del dibattito storiografico intorno alla questione delle foibe, analizzando le diverse tesi e correnti storiografiche che si sono alternate dal dopoguerra sino ad oggi, influenzando fortemente l’opinione pubblica. Nonostante spesso si parli di “storia rimossa” o “storia negata” infatti delle foibe e dell’esodo, e più in generale degli spostamenti forzati di popolazione nel Novecento europeo, si è sempre scritto e parlato molto.
“La mattina del 15 febbraio 1947 – sottolinea la dott.ssa Margherita Sulas, laureata in Storia e Società presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Cagliari con tesi sul “Confine orientale dal 1860 al 1960”- Nerina Milia lascia la città di Pola sul Piroscafo Toscana. In quella domenica mattina lei saluta per l’ultima volta la terra in cui è nata con la triste certezza nel cuore di non potervi fare ritorno. I profughi partiti con lei arrivano ad Ancona, da qui vengono portati a Roma e, in seguito, a Cagliari. La storia dell’esodo, cosi come viene raccontata da Nerina, è una testimonianza importantissima della storia del ‘900”.
Il frutto di questo progetto andrà a confluire in una pubblicazione, la quale sarà distribuita gratuitamente su tutto il territorio regionale ed interessando, soprattutto, le scuole dell’obbligo.
Sulla medesima tematica è previsto, il 26 ed il 27 febbraio, un cineforum.
Programma:
Introduzione lavori e moderazione
Andrea Curreli
Le violenze del 1943-45, l’esodo da Fiume, Zara e Pola. L’arrivo degli esuli in Sardegna.
Margherita Sulas
L’istituzione del Giorno del Ricordo e la nascita del Comitato 10 febbraio.
Stefano Cariello
Le voci e i volti dell’esodo: Da Pola a Cagliari.
Nerina Milia – Esule Istriana
Riproduzione del docu-fiction: Ritorno a casa (50 min.)
INFOIBATI IN ISTRIA – VENEZIA GIULIA – DALMAZIA PER TIPOLOGIE PROFESSIONALI – IN TEMPO DI GUERRA ED IN TEMPO DI PACE –
TITO VOLEVA LE NOSTRE TERRE SENZA GLI ITALIANI –
Agenti di commercio
Agenti marittimi
Agenti Pubblica sicurezza
Agricoltori
Albergatori
Allevatori
Alpini
Ambulanti
Architetti
Archivisti
Artigiani
Artisti di varietà
Assicuratori
Attacchini
Attori
Autisti
Autotrasportatori
Avieri
Avvocati
Bambini
Bancari
Barbieri
Baristi
Benestanti
Bersaglieri
Bidelli
Boscaioli
Braccianti
Calzolai
Camerieri
Campanari
Cancellieri
Cantonieri
Cappellani
Carabinieri
Carbonai
Casalinghe
Casellanti
Cassieri
Cavatori
Chimici
Ciechi
Commercialisti
Commercianti
Commessi
Commissari civili
Commissari prefettizi
Contabili
Contadini
Cuochi
Custodi
Dazieri
Dentisti
Diplomatici
Dirigenti bancari
Dirigenti industriali
Dirigenti statali
Disegnatori
Domestiche
Domestici
Droghieri
Elettricisti
Elettrotecnici
Esattori imposte
Esercenti
Fabbri
Facchini
Falegnami
Farmacisti
Fattori
Fattorini
Ferrovieri
Finanzieri
Fioristi
Fonditori
Fornai
Fotografi
Frati
Fuochisti
Geometri
Giardinieri
Giornalai
Giornalisti
Giostrai
Giudici
Guardaboschi
Guardiacaccia
Guardiani
Guardie campestri
Guardie carcerarie
Guardie di Finanza
Guardie giurate
Idraulici
Imbianchini
Impiegate
Impiegati
Imprenditori
Impresari edili
Inabili
Industriali
Infermieri
Ingegneri
Insegnanti
Inservienti
Interpreti
Invalidi
Lattai
Lavandai
Lavoratori Todt
Levatrici
Macellai
Maestri
Magazzinieri
Magistrati
Mandriani
Maniscalchi
Manovali
Marinai
Marittimi
Meccanici
Mediatori
Medici
Messi comunali
Mezzadri
Militari
Minatori
Motoristi
Mugnai
Muratori
Musicisti
Mutilati
Necrofori
Negozianti
Notai
Odontotecnici
Operai cinematografici
Operai generici
Operai specializzati
Orefici
Orologiai
Ortopedici
Ostetriche
Osti
Palombari
Parrucchieri
Partigiani
Pastori
Pensionati
Periti edili
Pescatori
Pittori
Poliziotti
Pompieri
Portalettere
Portieri d’albergo
Portinai
Portuali
Possidenti
Postlegrafonici
Prefetti
Presidi
Professionisti
Professori
Proprietari terrieri
Pubblicisti
Radiotecnici
Ragionieri
Ramai
Rappresentanti
Sacerdoti
Sacrestani
Salumieri
Sarte
Sarti
Scalpellini
Scaricatori di porto
Scolari
Scrittori
Scultori
Segretari comunali
Sellai
Seminaristi
Senatori del Regno
Sensali
Sindacalisti
Spazzacamini
Spazzini
Spedizionieri
Straccivendoli
Stradini
Studentesse
Studenti
Suore
Tabaccai
Telefonisti
Tintori
Tipografi
Tranvieri
Ufficiali
Uscieri
Verniciatori
Veterinari
Vetrinisti
Vigili del fuoco
Vigili urbani
Violinisti
Fonti con nomi e cognomi: http//www.digilander.libero.it
ISSES – Convegno di studio del 28 gennaio 2001 – Napoli
IL CONFINE ORIENTALE ITALIANO
L’Associazione Culturale Caravella
Margherita Sulas
Viene riportato nel testo che le Vittime della strage di Vergarolla furono decine e che non si sa chi è stato.
Sono due falsità.
Le Vittime furono 119 (v. Volume di Padre Rocchi) di cui solo 64 identificate. I nomi, i cognomi e l’età dei 64 Martiri sono riportati in una grande stele nella zona sacra di San Giusto a Trieste.
E’ dal 2008 che sono stati ufficializzati i nomi degli attentatori ed i mandanti della strage (v. Archivi britannici di Kew Gardens) , ma sin dal 1946 si era capito che era un attentato ordito dall’Ozna.
Ci sono ancora tanti testimoni in vita a cui poter chiedere prima di scrivere.
La verità è d’obbligo.
Grazie 1000 per la precisazione e la correzione. Ogni contributo utile per i nostri lettori è sempre ben accetto! Buona giornata!
SESSANTACINQUE ANNI DOPO LA STRAGE DI VERGAROLLA
una grande Stele in memoria dei Caduti scoperta a Trieste nella Zona Sacra di San Giusto
Vergarolla è una piccola spiaggia del Golfo di Pola, a breve distanza dal centro cittadino, dove il 18 agosto 1946 fu perpetrato un delitto contro l’umanità: la più grande strage non dovuta a cause naturali che sia mai stata compiuta sul territorio italiano in tempo di pace (all’epoca, la guerra era finita da 16 mesi ed il capoluogo istriano apparteneva sempre all’Italia, che lo avrebbe ceduto alla Jugoslavia col trattato di pace, o meglio col “diktat” del successivo 10 febbraio).
Si legge spesso che il triste primato apparterrebbe alla bomba esplosa alla stazione di Bologna il 2 agosto 1980, capace di uccidere 85 persone, ma si dimentica che a Vergarolla ci furono oltre cento Vittime (il numero esatto non è noto, perché molte furono letteralmente disintegrate da dieci tonnellate di tritolo contenute in circa trenta mine di profondità accatastate sulla spiaggia, ma una testimonianza assai attendibile come quella di Padre Flaminio Rocchi lo ha definito in 109). Va precisato che tutti i Caduti furono Italiani, perché Pola era una città italiana.
La matrice terroristica dell’evento fu subito chiara, in specie per gli abitanti di Pola, la cui scelta per l’Esodo venne tragicamente consolidata dall’attentato, tanto che nel giro di pochi mesi coloro che lasciarono i propri focolari, le proprie attività e le tombe di famiglia, ovvero gli affetti più cari, furono pari al 92 per cento della popolazione. A conti fatti, restarono appena tremila persone: il 15 settembre 1947, data del passaggio di sovranità, Pola era una città deserta.
Alcuni anni or sono, l’apertura degli Archivi del Foreign Office (l’amministrazione di Pola era in mano britannica) ha chiarito definitivamente la vicenda anche sul piano formale, dando nome e cognome ad un gruppo di attentatori appartenenti all’OZNA, la polizia politica del regime jugoslavo. La guerra era un ricordo tuttora angoscioso, ma in quella bella domenica di agosto si voleva soltanto celebrare il sessantesimo anniversario della gloriosa Società “Pietas Julia” con una manifestazione sportiva d’interesse nazionale (Coppa Scarioni): le sorti del capoluogo istriano erano appese ad un filo, eppure la speranza era sempre in vita. Fu spenta in un baleno, nello schianto di un’esplosione terrificante.
A proposito delle matrici dell’eccidio, si deve aggiungere (onde cancellare gli ultimi dubbi meramente strumentali e pervicacemente alimentati da qualche nostalgico del vecchio regime jugoslavo) che l’ultimo numero di “Istria Europa” riporta una nuova testimonianza del Direttore Lino Vivoda, ex Sindaco del Comune di Pola in Esilio, secondo questa testimonianza, un responsabile dell’efferato delitto fu vinto dal rimorso per la barbarie compiuta e chiese perdono prima di suicidarsi. In merito, si deve soltanto dire che i delitti contro l’umanità danno luogo a reati eticamente imprescrittibili, la cui remissione può essere affidata alla sola, infinita pietà del “Dio che atterra e suscita”. Nella strage di Vergarolla Lino Vivoda perse tre parenti, il fratellino Sergio di otto anni, il Santolo Francesco Toniolo di 48 anni e la Santola Maria Novak Toniolo di 45 anni.
La scopertura di una grande Stele eretta in memoria delle Vittime nella Zona Sacra di San Giusto, che ha avuto luogo il 18 agosto, ricorrendo il sessantacinquesimo anniversario della strage, acquista un significato che non è soltanto simbolico.
Infatti, il monumento intende affidare al compianto ed alla preghiera dei posteri il ricordo delle Vittime innocenti, fra cui tante donne e tanti bambini (l’età media è stata calcolata in 26 anni), ma nello stesso tempo costituire un monito a percorrere universalmente “le vie della Giustizia e dell’Amore” secondo l’auspicio di Mons. Antonio Santin, l’eroico Vescovo di Trieste durante gli anni bui, ben ricordato nell’allocuzione che il Gen. Riccardo Basile, Presidente della Federazione Grigioverde e della Famiglia di Pola in Esilio, ha pronunciato nella circostanza, ricordando il fatto storico, le sue matrici, e soprattutto le conseguenze, tradottesi in un Esodo davvero plebiscitario.
Sono intervenuti, assieme a diversi Congiunti delle Vittime, il Comune di Trieste in persona dell’Assessore Edera con il Gonfalone cittadino decorato di Medaglia d’Oro al Valor Militare, cui sono stati resi gli onori di prammatica; l’Amministrazione Provinciale con l’Assessore De Francesco, le Associazioni d’Arma presenti nella Grigioverde, il Libero Comune di Pola in Esilio col Vice Sindaco Sidari ed il Consigliere Vivoda, l’ADES e le Organizzazioni degli Istriani con il Presidente Lacota e le Famiglie aderenti (tutte con i propri Labari). Particolarmente cospicua è stata la presenza dell’ANA, con la Sezione di Trieste ed il Gruppo di Grado e Fossalon a cui appartiene, tra gli altri, il Parroco Don Edoardo Gasperini, testimone miracolosamente scampato alla strage di Vergarolla.
Prima della benedizione, impartita da Don Gherbaz, Esule da Lussino, la signora Annamaria Muiesan Gaspari, Esule da Pirano e figlia di un Martire delle foibe, ha dato lettura dei Nomi delle Vittime identificate, riportati sulla Stele con l’indicazione delle rispettive età.
In apertura, il Presidente Basile aveva letto vari messaggi, ed in primo luogo quello fatto pervenire dal Vescovo di Trieste, Mons. Crepaldi, impossibilitato ad intervenire perché impegnato all’estero assieme al Santo Padre Benedetto XVI, ma presente alla cerimonia con espressioni di solidale e sensibile partecipazione.
Un forte applauso è stato riservato, poi, all’indirizzo di saluto inviato dal Prof. Daniele Ria, Sindaco di Tuglie (Lecce), città che ha manifestato costanti attenzioni nei confronti del dramma istriano, fiumano e dalmata – non solo nella celebrazione del “Giorno del Ricordo” – tanto da avere inviato a Trieste in rappresentanza del Comune due giovani studentesse concittadine, Francesca e Gloria, che hanno posato sul Monumento la corona votiva di rito ed hanno consegnato alle Autorità presenti, come omaggio dell’artigianato salentino al capoluogo giuliano, un bassorilievo ligneo raffigurante Piazza dell’Unità. Con questo gesto, Tuglie ha confermato una sensibilità patriottica particolarmente sentita, manifestata, tra l’altro, nel Sacrario eretto in onore della Madonnina del Grappa quale ricordo perpetuo dei Caduti nella prima Guerra Mondiale, fra cui tanti tugliesi.
Il Presidente Basile, tra i messaggi giunti, ha dato lettura anche di quello inviato da Wanda Muggia, che a Vergarolla perse il fratellino Vitaliano di 14 anni e che sfuggì alla strage per circostanze fortuite. Oggi, Wanda vive a Lucca: non ha avuto cuore di partecipare alla cerimonia, come ha evidenziato nel suo indirizzo di saluto, perché non avrebbe retto alla commozione, ma ha voluto testimoniare una sentita e commossa presenza spirituale.
Assai toccante è stato il momento in cui il vessillo tricolore posto sul grande Cippo in Pietra del Carso, dono della Cava Romana di Aurisina, è stato rimosso da due Esuli eredi dei Caduti (Elio Dinelli e Renata Succi Martin, che nella strage persero, rispettivamente, cinque e tre Congiunti); seguito subito dopo dalle struggenti note del Silenzio fuori ordinanza.
Non è un caso che la Stele, opera di Marco Mosetti che vi ha collocato circa 1500 elementi bronzei, sia stata collocata accanto a quella che ricorda i Volontari giuliani, istriani e dalmati decorati di Medaglia d’Oro al Valor Militare, tra cui coloro che, come Fabio Filzi e Nazario Sauro, lasciarono la vita sulle forche dell’Austria perché avevano un solo partito: l’Italia. Al pari dei 16.500 infoibati di cui alla ricerca di Luigi Papo e dei 350 mila Esuli che testimoniarono con la diaspora in tutto il mondo l’adesione ai valori “della Giustizia e dell’Amore” invocati da Mons. Antonio Santin, il grande Presule in odore di santità.
Esuli da Pola e Parenti delle Vittime
Riteniamo di fare cosa gradita inviando, in allegato, la nuova epigrafe in memoria di Norma Cossetto, inaugurata il 10 febbraio scorso, per iniziativa dell’Ateneo patavino, nel Palazzo del Rettorato. Norma, giovane studentessa della Facoltà di Lettere uccisa nella foiba di Villa Surani (Istria) dopo atroci sevizie nella notte del 5 ottobre 1943; alla Sua memoria l’Università di Padova concesse la laurea “honoris causa”, quale “combattente per la Libertà”, già dal maggio 1948, seguita dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi che, nel febbraio 2005, Le ha conferito la Medaglia d’Oro al Merito Civile.
L’iniziativa si è inquadrata nell’ambito delle manifestazioni per il “Giorno del Ricordo” istituito tramite Legge 30 marzo 2004 n. 92, con particolare significato, perchè Norma è diventata un simbolo del martirologio istriano fiumano e dalmata, espresso, secondo le stime più accreditate, da 16.500 Vittime e da 350 mila Esuli, un quarto dei quali fuori d’Italia (gli altri furono “provvisoriamente” sistemati in 109 campi di raccolta, alcuni dei quali rimasero aperti sino alla fine degli anni sessanta).
Ricordiamo che tra le Vittime, la maggioranza delle quali vennero uccise a guerra finita, si annoverano alcune centinaia di Sacerdoti e Uomini di fede come Don Francesco Bonifacio e Don Angelo Tarticchio.
PER RICORDARE GLI ITALIANI E LE ITALIANE
VITTIME DI INUMANA FEROCIA IN ISTRIA E DALMAZIA
NEGLI ANNI EROICI E TRAGICI DELLA GUERRA DI LIBERAZIONE
E DELLE PULIZIE ETNICHE,
COLPEVOLI SOLO DI AVER DIFESO
E PAGATO CON LA MORTE O L’ESILIO
L’ITALIANITA’ DELLA TERRA NATIA.
L’UNIVERSITA’ DI PADOVA
DEDICA A LORO E CON LORO
A NORMA COSSETTO
STUDENTESSA DELL’ATENEO
MEDAGLIA D’ORO AL MERITO CIVILE
AD ONORE DEL LORO SACRIFICIO
PER LA PATRIA E PER LA LIBERTA’
10 FEBBRAIO 2011
UNIVERSA UNIVERSIS PATAVINA LIBERTAS
RICORDO LE FOIBE perché la memoria è il tesoro più grande che abbiamo, per imparare dai nostri errori e non commetterli più, per dare valore a ciò che abbiamo e rispettare ciò che abbiamo perduto. Adriana Bolchini
la giornata del ricordo delle foibe
FOIBE
ERAN GIORNI DI SANGUE
ERAN GIORNI SENZA FINE
PER LE ORDE SLAVE L’ULTIMO CONFINE
ERAN GLI ULTIMI FUOCHI DI UNA INFINITA GUERRA
E QUEI BARBARI FEROCI VOLEVAN QUELLA TERRA
UOMINI E DONNE VENIVAN MASSACRATI
LORO SOLA COLPA ITALIANI ESSER NATI
VECCHI E BAMBINI GETTATI NEGLI ABISSI
SPINTI GIU’ NEL VUOTO DAI GENDARMI ROSSI
FOIBE NELLA ROCCIA E DI ROCCIA ERA ANCHE IL CUORE
DI UN MARESCIALLO BOIA DI TANTA GENTE SENZA NOME
VENIVANO SOSPINTI CON FURORE E ODIO
VITTIME PRESCELTE PER UN VERO GENOCIDIO
E DOPO 50 ANNI HAN FINTO DI SCOPRIRE
CIO’ CHE SEMPRE SI E’ SAPUTO
E CONTINUANO A MENTIRE
MA NON AVRA’ MAI PACE QUELLA NUDE OSSA
FINCHE’ ESISTERA’ L’IMMONDA BESTIA ROSSA
E’ PASSATO TANTO TEMPO MA IL MIO CUORE GIOISCE ANCORA
QUANDO SIGNORA MORTE SUONO’ LA SUA ULTIMA ORA
PER QUEL MARESCIALLO ASSASSINO D’INNOCENTI
PER QUEL BOIA IMMONDO AGUZZINO DI TANTI
E NON POSSO PIU’ SCORDARE CHE IL MIO CUORE PIANGE ANCORA AL RICORDO DI UN PRESIDENTE CHE HA BACIATO LA SUA BARA
PRESIDENTE DI QUELL’ITALIA CHE HA VOLUTO DIMENTICARE
CHI FU MASSACRATO PERCHE’ ITALIANO VOLEVA RESTARE
“LE FOIBE”
Poesia di autore sconosciuto
Eccidio di Vergarolla – ultimo atto prima dell’Esodo da Pola
STRAGE DI VERGAROLLA – 18 AGOSTO 1946
La pulizia etnica voluta da Tito a danno degli italiani, ed ammessa senza mezzi termini dai suoi massimi luogotenenti quali Gilas e Kardelj, ebbe il momento di punta negli eccidi delle foibe, proseguiti a lungo, anche dopo la guerra, in spregio al diritto positivo, e prima ancora, a quello naturale.
Un episodio di particolare e tragica efferatezza, che conviene proporre al ricordo di tutti, fu la strage di Vergarolla, compiuta nei pressi di Pola il 18 agosto 1946, sedici mesi dopo la fine del conflitto: in una giornata di festa, elementi dell’OZNA, la polizia politica jugoslava, fecero brillare 28 mine di profondità (contenenti esplosivo per circa dieci tonnellate) che erano state depositate sulla spiaggia, provocando un centinaio di Vittime.
Fu un atto intimidatorio per costringere la popolazione italiana ad abbandonare Pola, con un esodo in massa che coinvolse il 92 per cento degli abitanti. Ufficialmente, la paternità della strage rimase ignota per molti anni, anche se tutti sapevano quale ne fosse la matrice, ma in tempi recenti l’apertura degli archivi inglesi di Kew Gardens (Foreign Office) ha permesso di mettere in chiaro la verità, con i nomi degli esecutori materiali.
Vergarolla fu un atto proditorio e vile, compiuto a danno di una popolazione inerme, richiamata anche da una manifestazione sportiva, e costituita in buona misura da bambini, donne ed alcune persone anziane: le 64 Vittime identificate avevano un’età media di 26 anni. Per molti altri, fu impossibile ricomporre i poveri resti, letteralmente disintegrati dall’esplosione.
Ecco i Nomi delle Vittime conosciute (per ciascuna, con indicazione dell’età).
BALDUCCI Leon Bruno 25
BERDINI Amalia 34
BERDINI Emilio 36
BERDINI Luciana 5
BORRI Valeria 50
BRANDIS Alberto 3
BRANDIS Ferruccio 34
BRESSAN Salvatore 27
BRONZIN Francesca 41
CHERPAN Paolo 24
CONTUS Emma 50
CROSILLA Adelina 24
DEBONI Caterina 31
DEMARIN Ida 27
DE TOFFOLI Giuliana 23
DINELLI Norina 6
DINELLI Olao 37
DINELLI Otello 2
DINELLI HEGEDICH Amalia 36
FARAGUNA Stefania 31
GILVE Jolanda 28
GIURINA Nadia 11
LUCHEZ Rosina 20
LUSSI Maria 37
MANCINI Giovanna 60
MARCHI Silvana 5
MARESI Caterina 37
MARESI Franco 8
MARESI Graziella 5
MARESI Marina 3
MARINI Liliana 23
MARRA Camilla 30
MARTIN Argia 42
MARTIN Nicolò 10
MICHELETTI Alberto 37
MICHELETTI Carlo 9
MICHELETTI Enzo 4
MIHALIEVICH Ornella 32
MINGARONI Palmira 50
MINGARONI Riccardo 49
MUGGIA Vitaliano 14
NICCOLI Maria Luisa 12
NOVAK Maria 48
QUARANTOTTO Anita 37
RICATO Aurelio 10
ROCCO Gianna 5
ROCCO Licia 8
ROCCO Mario 36
ROICI Gianfranco 12
ROICI Lucio 15
SABATTI Francesco 35
SACCON Fulvio 3
SACCON Riccardo 50
SACCON Trifone 42
SPONZA Alberto 55
SUCCI Carlo 6
TONIOLO Francesco 45
VICCHI Vilma 23
VIDULICH Giovanna 72
VIVODA Sergio 8
VOLCHIERI Alfredo 28
VOLCHIERI Jolanda 34
ZAVERSNICH Francesco 30
ZELESCO Edmondo 6
Dalla strage di Vergarolla, come dal genocidio programmato a danno degli italiani di Venezia Giulia e Dalmazia, sono passati oltre 60 anni: tanti, ma non troppi per coloro che piangono i propri Caduti, e per i pochi superstiti che ricordano con raccapriccio quella tragedia agghiacciante, e la perversità delle sue motivazioni.
Qui, si vuole soltanto rammentare il clima di terrore che si diffuse a Pola, e l’indignazione del Consiglio comunale che inoltrò un’immediata e vibrante protesta al Comando Supremo Alleato del Mediterraneo ed a quelli locali, senza alcun apprezzabile seguito: la Corte d’inchiesta non pervenne, o non volle pervenire, a risultati probanti. Anzi, a breve distanza da Vergarolla giunse notizia che anche Pola, diversamente da quanto era stato ipotizzato, sarebbe stata ceduta alla Jugoslavia.
Di qui, l’esodo compiuto entro i primi mesi del 1947 da parte di un popolo che aveva una grande colpa, quella di essere italiano; ma che nonostante il dolore seppe affermare con grande dignità e coraggio i valori etici di civiltà e giustizia, e quello di un esemplare amore patrio.
ECCIDIO DI VERGAROLLA (18 agosto 1946)
Motivazione decisiva dell’Esodo da Pola
(92% dell’intera cittadinanza)
Testimoni:
Elio Dinelli, figlio di Caduti
Wanda Muggia, sorella di un Caduto
Lino Vivoda, fratello di un Caduto
Bibliografia essenziale:
* Pasquale De Simone, Ripresa italiana a Pola dopo il maggio 1945, Edizione ANVGD, Gorizia 1989.
* Lino Vivoda, L’Esodo da Pola – Agonia e morte di una città italiana, Nuova Lito Effe, Piacenza 1989.
* Flaminio Rocchi, L’Esodo dei 350 mila Giuliani, Fiumani e Dalmati, Edizioni Difesa Adriatica, Roma 1990.
* Lino Vivoda, Campo profughi giuliani – Caserma Ugo Botti – La Spezia, Edizioni Istria Europa, Imperia 1998
* Regina Cimmino, Quella terra è la mia terra. Istria: memoria di un esodo, Edizioni Il Prato, Padova 1998
* Wanda Muggia, Natalia, Casa Editrice Nuovi Autori, Milano 1999.
* Wanda Muggia, L’epoca di Wanda, Editrice L’Autore Libri, Firenze 2003.
* Lino Vivoda, Libero Comune di Pola in Esilio – 60 anni di cronache della diaspora polesana, Edizioni L’Arena di Pola, Trieste 2005.
* Raul Pupo, Il lungo Esodo – Istria: le persecuzioni, le foibe, l’esilio, Edizioni Rizzoli Storica, Milano 2005.
* Wanda Muggia, Il percorso della foto storica, Il Filo Editore, Roma 2007
* Angelo Orsini, L’Esodo a Latina – La storia dimenticata dei Giuliani e Dalmati, Editore Aracne, Roma 2007
. * Carlo Montani, Vergarolla: una verità definitiva, in “Rivista della Cooperazione Giuridica Internazionale”, anno X numero 29, Nagard, Milano 2008.
* Riccardo Basile, Cronologia essenziale della storia d’Italia e delle terre Giulie, a cura della Federazione Grigioverde, Editore Italo Svevo, Trieste 2010.
* Jan Bernas (a cura di), Ci chiamavano Fascisti. Eravamo Italiani, Mursia, Milano 2010.
* Pierluigi Pallante – , Il giorno del Ricordo – La tragedia delle Foibe, Editori Riuniti, Roma 2010..
Eccidio di Vergarolla – ultimo atto prima dell’Esodo da Pola
STRAGE DI VERGAROLLA – 18 AGOSTO 1946
La pulizia etnica voluta da Tito a danno degli italiani, ed ammessa senza mezzi termini dai suoi massimi luogotenenti quali Gilas e Kardelj, ebbe il momento di punta negli eccidi delle foibe, proseguiti a lungo, anche dopo la guerra, in spregio al diritto positivo, e prima ancora, a quello naturale.
Un episodio di particolare e tragica efferatezza, che conviene proporre al ricordo di tutti, fu la strage di Vergarolla, compiuta nei pressi di Pola il 18 agosto 1946, sedici mesi dopo la fine del conflitto: in una giornata di festa, elementi dell’OZNA, la polizia politica jugoslava, fecero brillare 28 mine di profondità (contenenti esplosivo per circa dieci tonnellate) che erano state depositate sulla spiaggia, provocando un centinaio di Vittime.
Fu un atto intimidatorio per costringere la popolazione italiana ad abbandonare Pola, con un esodo in massa che coinvolse il 92 per cento degli abitanti. Ufficialmente, la paternità della strage rimase ignota per molti anni, anche se tutti sapevano quale ne fosse la matrice, ma in tempi recenti l’apertura degli archivi inglesi di Kew Gardens (Foreign Office) ha permesso di mettere in chiaro la verità, con i nomi degli esecutori materiali.
Vergarolla fu un atto proditorio e vile, compiuto a danno di una popolazione inerme, richiamata anche da una manifestazione sportiva, e costituita in buona misura da bambini, donne ed alcune persone anziane: le 64 Vittime identificate avevano un’età media di 26 anni. Per molti altri, fu impossibile ricomporre i poveri resti, letteralmente disintegrati dall’esplosione.
Ecco i Nomi delle Vittime conosciute (per ciascuna, con indicazione dell’età).
BALDUCCI Leon Bruno 25
BERDINI Amalia 34
BERDINI Emilio 36
BERDINI Luciana 5
BORRI Valeria 50
BRANDIS Alberto 3
BRANDIS Ferruccio 34
BRESSAN Salvatore 27
BRONZIN Francesca 41
CHERPAN Paolo 24
CONTUS Emma 50
CROSILLA Adelina 24
DEBONI Caterina 31
DEMARIN Ida 27
DE TOFFOLI Giuliana 23
DINELLI Norina 6
DINELLI Olao 37
DINELLI Otello 2
DINELLI HEGEDICH Amalia 36
FARAGUNA Stefania 31
GILVE Jolanda 28
GIURINA Nadia 11
LUCHEZ Rosina 20
LUSSI Maria 37
MANCINI Giovanna 60
MARCHI Silvana 5
MARESI Caterina 37
MARESI Franco 8
MARESI Graziella 5
MARESI Marina 3
MARINI Liliana 23
MARRA Camilla 30
MARTIN Argia 42
MARTIN Nicolò 10
MICHELETTI Alberto 37
MICHELETTI Carlo 9
MICHELETTI Enzo 4
MIHALIEVICH Ornella 32
MINGARONI Palmira 50
MINGARONI Riccardo 49
MUGGIA Vitaliano 14
NICCOLI Maria Luisa 12
NOVAK Maria 48
QUARANTOTTO Anita 37
RICATO Aurelio 10
ROCCO Gianna 5
ROCCO Licia 8
ROCCO Mario 36
ROICI Gianfranco 12
ROICI Lucio 15
SABATTI Francesco 35
SACCON Fulvio 3
SACCON Riccardo 50
SACCON Trifone 42
SPONZA Alberto 55
SUCCI Carlo 6
TONIOLO Francesco 45
VICCHI Vilma 23
VIDULICH Giovanna 72
VIVODA Sergio 8
VOLCHIERI Alfredo 28
VOLCHIERI Jolanda 34
ZAVERSNICH Francesco 30
ZELESCO Edmondo 6
Dalla strage di Vergarolla, come dal genocidio programmato a danno degli italiani di Venezia Giulia e Dalmazia, sono passati oltre 60 anni: tanti, ma non troppi per coloro che piangono i propri Caduti, e per i pochi superstiti che ricordano con raccapriccio quella tragedia agghiacciante, e la perversità delle sue motivazioni.
Qui, si vuole soltanto rammentare il clima di terrore che si diffuse a Pola, e l’indignazione del Consiglio comunale che inoltrò un’immediata e vibrante protesta al Comando Supremo Alleato del Mediterraneo ed a quelli locali, senza alcun apprezzabile seguito: la Corte d’inchiesta non pervenne, o non volle pervenire, a risultati probanti. Anzi, a breve distanza da Vergarolla giunse notizia che anche Pola, diversamente da quanto era stato ipotizzato, sarebbe stata ceduta alla Jugoslavia.
Di qui, l’esodo compiuto entro i primi mesi del 1947 da parte di un popolo che aveva una grande colpa, quella di essere italiano; ma che nonostante il dolore seppe affermare con grande dignità e coraggio i valori etici di civiltà e giustizia, e quello di un esemplare amore patrio.
ECCIDIO DI VERGAROLLA (18 agosto 1946)
Motivazione decisiva dell’Esodo da Pola
(92% dell’intera cittadinanza)
Testimoni:
Elio Dinelli, figlio di Caduti
Wanda Muggia, sorella di un Caduto
Lino Vivoda, fratello di un Caduto
Bibliografia essenziale:
* Lino Vivoda, L’Esodo da Pola – Agonia e morte di una città italiana, Nuova Lito Effe, Piacenza 1989.
* Lino Vivoda, Campo profughi giuliani – Caserma Ugo Botti – La Spezia, Edizioni Istria Europa, Imperia 1998.
* Lino Vivoda, Libero Comune di Pola in Esilio – 60 anni di cronache della diaspora polesana, Edizioni L’Arena di Pola, Trieste 2005.
* Wanda Muggia, Natalia, Casa Editrice Nuovi Autori, Milano 1999.
* Wanda Muggia, L’epoca di Wanda, Editrice L’Autore Libri, Firenze 2003.
* Wanda Muggia, Il percorso della foto storica, Il Filo Editore, Roma 2007.
* Riccardo Basile, Cronologia essenziale della storia d’Italia e delle terre Giulie, a cura della Federazione Grigioverde, Editore Italo Svevo, Trieste 2010.
* Flaminio Rocchi, L’Esodo dei 350 mila Giuliani, Fiumani e Dalmati, Edizioni Difesa Adriatica, Roma 1990.
* Raul Pupo, Il lungo Esodo – Istria: le persecuzioni, le foibe, l’esilio, Edizioni Rizzoli Storica, Milano 2005.
* Pasquale De Simone, Ripresa italiana a Pola dopo il maggio 1945, Edizione ANVGD, Gorizia 1989.
* Carlo Montani, Vergarolla: una verità definitiva, in “Rivista della Cooperazione Giuridica Internazionale”, anno X numero 29, Nagard, Milano 2008.
* Carlo Montani, Vergarolla 60 anni dopo, in “Rivista della Cooperazione giuridica internazionale”, anno IX, n. 25, Nagard Milano 2007.
* Pierluigi Pallante – , Il giorno del Ricordo – La tragedia delle Foibe, Editori Riuniti, Roma 1910.
* Regina Cimmino, Quella terra è la mia terra. Istria: memoria di un esodo, Edizioni Il Prato, Padova 1998.
* Jan Bernas (a cura di), Ci chiamavano Fascisti. Eravamo Italiani, Mursia, Milano 2010.
* Angelo Orsini, L’Esodo a Latina – La storia dimenticata dei Giuliani e Dalmati, Editore Aracne, Roma 2007.
CITTA’ D’ITALIA CHE HANNO ONORATO I MARTIRI DELLE FOIBE NELLA PROPRIA TOPONOMASTICA
Un sentito ringraziamento
Città – Alfabetico
ABBIATEGRASSO (Milano) Parco Martiri delle Foibe
ACQUAVIVA DELLE FONTI (Bari) Piazza Martiri delle Foibe
ACQUI TERME (Alessandria) Piazza Martiri delle Foibe
ALBANO SANT’ALESSSADRO (Bergamo) Via Martiri delle Foibe
ALBIGNASEGO (Padova) Viale Martiri delle Foibe
ALESSANDRIA Via Esuli Istriani, Fiumani e Dalmati
ALESSANDRIA Via Vittime delle Foibe
ALGHERO fraz. Fertilia (Sassari) Via Martiri delle Foibe
ALLERONA scalo (Terni) Largo Martiri delle Foibe
ALTAMURA (Bari) Via Caduti delle Foibe
ALTAVILLA VICENTINA fraz. Tavernelle (Vicenza) Via Martiri delle Foibe
ANCONA Scalinata Italiani di Istria Fiume e Dalmazia
ANTRODOCO (Rieti) Giardino Martiri delle Foibe
AREZZO Largo Martiri delle Foibe
ARONA (Novara) Largo Martiri delle Foibe
ASSISI – S.Maria degli Angeli (Perugia) Via Martiri delle Foibe
AVEZZANO (L’Aquila) Via Martiri delle Foibe
BADIA POLESINE (Rovigo) Via Martiri delle Foibe
BARANZATE (Milano) Giardino Martiri delle Foibe
BARI Via Martiri delle Foibe
BASCHI (Terni) Piazza Martiri delle Foibe
BASSANO DEL GRAPPA (Vicenza) Via Martiri delle Foibe
BAUCINA (Palermo) Via Martiri delle Foibe
BELLUNO Piazzale Vittime delle Foibe
BENEVENTO Piazzale Martiri delle Foibe
BETTONA (Perugia) Via Martiri delle Foibe
BIASSONO (Monza-Brianza) Via Martiri delle Foibe – Istria (1943 – 47)
BOLOGNA Giardino Martiri d’Istria, Venezia Giulia e Dalmazia,
BOLOGNA Rotonda Martiri delle Foibe
BONATE SOPRA (Bergamo) Parco Martiri delle foibe
BORGO SAN DALMAZZO (Cuneo) Piazzale Vittime delle Foibe
BRA (Cuneo) Piazza Martiri delle Foibe
BRESCIA Via Martiri delle Foibe
BRESCIA Via Vittime d’Istria, Fiume e Dalmazia
BRINDISI Via Martiri delle Foibe
BRONI (Pavia) Via Martiri delle Foibe
BRUGHERIO (Monza-Brianza) Parco Martiri delle Foibe
BUDRIO (Bologna) Via Vittime delle Foibe
BUSSOLENGO (Verona) Viale Martiri delle Foibe
CAGLIARI Parco dei Martiri delle Foibe
CALCINAIA fraz. Fornacette (Pisa) Via Vittime delle Foibe
CALCINATO (Brescia) Via Martiri delle Foibe
CALOLZIOCORTE (Lecco) Parco Martiri delle Foibe
CAMAIORE (Lucca) Via Martiri delle Foibe
CAMOGLI (Genova) Scalinata Martiri delle Foibe
CANNARA (Perugia) Piazza Martiri delle Foibe
CARAPELLE (Foggia) Via Martiri delle Foibe
CARATE BRIANZA (Monza e Brianza) Piazza Martiri Giuliano – Dalmati
CARDITO (Napoli) Via Martiri delle Foibe
CASALE MONFERRATO (Alessandria) Via Vittime delle Foibe
CASALVECCHIO SICULO (Messina) Proposta attesa delibera
CASERTA Via Martiri delle Foibe
CASPERIA (Rieti) Piazza Martiri delle Foibe (Delibera N. 2 del 17 marzo 2010 – attesa inaugurazione)
CASSANO DELLE MURGE (Bari) Parco ai Martiri delle Foibe e all’Esodo Istriano-giuliano-dalmata
CASTEL MAGGIORE (Bologna) Rotonda Martiri delle Foibe
CASTELFRANCO EMILIA (Modena) Via Martiri delle Foibe
CASTELLABATE fraz. Lago di Castellabate (Salerno) Via Martiri delle Foibe
CASTELLABATE fraz.. San Marco (Salerno) Via Giovanni Romito – Vittima delle Foibe
CASTELLABATE fraz.. San Marco (Salerno) Via Norma Cossetto
CASTELLAMONTE (Torino) Via Martiri delle Foibe
CASTELNUOVO DEL GARDA (Verona) Via Martiri delle Foibe
CASTIGLIONE DELLE STIVIERE (Mantova) Via Martiri delle Foibe
CEGLIE MESSAPICA (Brindisi) Via Martiri delle Foibe
CERVETERI (Roma) Via Martiri delle Foibe
CERVIA (Ravenna) Parco Martiri delle Foibe
CHIARI (Brescia) Piazzetta Martiri delle Foibe
CHIOGGIA (Venezia) Piazzale Martiri delle Foibe
CHIOGGIA (Venezia) Giardini all’Esule istriano, giuliano e dalmata
CHIUPPANO (Vicenza) Via Martiri delle Foibe
CHIVASSO (Torino) Via Martiri d’Istria e Dalmazia
CISTERNA DI LATINA (Latina) Piazza Martiri delle Foibe e agli esuli di Istria, Fiume e Dalmazia
CITTA’ DI CASTELLO (Perugia) Via Martiri delle Foibe
CIVITANOVA MARCHE (Macerata) Via Martiri delle Foibe
CIVITAVECCHIA (Roma) Parco Martiri delle Foibe – Parco Uliveto
COGGIOLA (Biella) Largo vittime delle Foibe
COLLEGNO (Torino) Giardino Esuli italiani d’Istria, Fiume e Dalmazia
COMO Piazza Martiri Foibe Istriane
COMO Rondello Don Angelo Tarticchio
COMO fraz. Albate Giardini Martiri italiani delle Foibe istriane
CONEGLIANO (Treviso) Via Martiri delle Foibe
COPERTINO (Lecce) Via Martiri delle Foibe
CORNAREDO (Milano) Via Vittime delle Foibe
CORROPOLI (Teramo) Piazza Martiri delle Foibe
CORTEMAGGIORE (Piacenza) Via Martiri delle Foibe
COSTA VOLPINO (Bergamo) Parco Martiri delle Foibe
CREAZZO (Vicenza) Via Martiri delle Foibe
CREMA (Cremona) Piazza Istria e Dalmazia (Martiri delle Foibe)
CRESCENTINO (Vercelli) Via Martiri delle Foibe
DANTA DI CADORE (Belluno) Via Vittime delle Foibe
DESENZANO DEL GARDA (Brescia) Via Martiri Italiani delle Foibe
DOMODOSSOLA (Verbano-Cusio-Ossola) Piazzale Vittime delle Foibe Istriane
DUE CARRARE (Padova) Piazza Norma Cossetto
DUE CARRARE (Padova) Piazza Vittime delle Foibe
FABRIANO (Ancona) Via dei Martiri delle Foibe Istriane
FERMO Largo Vittime delle Foibe
FERRARA Via Martiri delle Foibe
FIDENZA (Parma) proposta attesa delibera Via Martiri delle Foibe
FIRENZE Largo Martiri delle Foibe
FOGGIA Piazza dei Martiri Triestini
FOLIGNO (Perugia) Piazzale Martiri delle Foibe
FONDI (Latina) Piazza Martiri delle Foibe
FONTANIVA (Padova) Via Martiri delle Foibe
FORLI’ (Forlì-Cesena) Via Martiri delle Foibe
FORTE DEI MARMI (Lucca) Piazza Martiri delle Foibe
FORZA d’AGR0′ (Messina) Proposta attesa delibera
FOSSANO (Cuneo) Via Norma Cossetto (Vittima delle Foibe)
FOSSO’ (Venezia) Via Martiri Giuliani e Dalmati
FRANCAVILLA AL MARE (Chieti) Via Martiri delle Foibe
FROSINONE Piazza Martiri delle Foibe
FURCI SICULO (Messina) Proposta attesa delibera
GALATINA (Lecce) Piazza Vittime delle Foibe
GATTINARA (Vercelli) Piazza Martiri delle Foibe
GAVIRATE (Varese) Piazza Martiri delle Foibe 1943 – 1945
GAVORRANO (Grosseto) Via Martiri d’Istria
GENOVA Passo Vittime delle Foibe
GORIZIA Largo Martiri delle Foibe
GORIZIA Via Norma Cossetto
GOZZANO (Novara) Via Vittime delle Foibe
GRADO (Gorizia) Piazza Martiri delle Foibe (pass. a mare)
GROSSETO Piazza Martiri delle Foibe Istriane
GRUGLIASCO (Torino) Giardino Vittime delle Foibe
GRUMOLO DELLE ABBADESSE (Vicenza) Piazza Norma Cossetto
GUIDONIA MONTECELIO – Villalba (Roma) Piazza Martiri delle Foibe
IMPERIA Giardini Martiri delle Foibe
JESI (Ancona) Piazza Martiri delle Foibe
JESI (Ancona) Via Martiri delle Foibe
JESOLO (Venezia) Viale Martiri delle Foibe
LAMEZIA TERME (Catanzaro) Via Martiri delle Foibe (attesa uff. delibera)
LANCIANO (Chieti) Piazza Martiri delle Foibe
L’AQUILA (fraz. Cansatessa) Via Norma Cossetto – terremotata
LATERZA (Taranto) Via Martiri delle Foibe
LATINA Piazzale Martiri delle Foibe
LATINA Viale Martiri di Dalmazia
LATISANA (Udine) Via Martiri delle Foibe
LAVAGNO fraz. San Pietro (Verona) Via Martiri delle Foibe
LAZZATE (Monza-Brianza) Largo Martiri delle Foibe
LECCE Via Martiri delle Foibe
LECCO Riva Martiri delle Foibe
LEGNAGO (Verona) Via Norma Cossetto
LEINI’ (Torino) Via Martiri delle Foibe
LEONESSA (Rieti) Largo dei Martiri delle Foibe Istriane
LICATA (Agrigento) Piazzale Martiri delle Foibe
LIMBIATE (Monza-Brianza) Piazza Martiri delle Foibe
LISSONE (Monza-Brianza) Piazza Martiri delle Foibe
LOANO (Savona) Via Martiri delle Foibe
LOCRI (Reggio Calabria) Via Martiri delle Foibe
LONIGO (Vicenza) Via Martiri delle Foibe
LUCCA Via Martiri delle Foibe
MACERATA Via Vittime delle Foibe
MAIOLATI SPONTINI (Ancona) Largo Martiri delle Foibe
MANDANICI (Messina) P.zza Carabiniere Domenico Bruno-Martire delle Foibe
MAPELLO (Bergamo) Via Esuli d’Istria, Fiume e Dalmazia
MAPELLO (Bergamo) Via Martiri delle Foibe
MARCELLINA (Roma) Piazza Martiri delle Foibe
MARINO (Roma) Piazzale Caduti delle Foibe
MARTIGNACCO (Udine) Piazzale Martiri delle Foibe
MASSA (Massa-Carrara) Parco del ricordo ai Martiri delle Foibe.
MAZARA DEL VALLO (Trapani) Via Martiri delle Foibe
MELISSANO (Lecce) Piazza Martiri delle Foibe
MESSINA P.zza Martiri delle Foibe, Esuli di Istria, Fiume e Dalmazia
MILANO Largo Martiri delle Foibe
MILANO Via Martiri Triestini
MIRANDOLA (Modena) Via Martiri delle Foibe
MODENA Via Martiri delle Foibe
MODUGNO (Bari) Parco del Ricordo delle Foibe
MOGLIANO VENETO (Treviso) Via Martiri delle Foibe
MONCALIERI (Torino) Via Vittime delle Foibe
MONSELICE (Padova) Via Martiri delle Foibe
MONTE PORZIO (Pesaro) Via Martiri delle Foibe
MONTEBELLUNA (Treviso) Vicolo Martiri Giuliani e Dalmati
MONTECCHIO MAGGIORE (Vicenza) Via Martiri delle Foibe
MONTELUPONE (Macerata) Via Martiri delle Foibe
MONTEROTONDO (Roma) Largo Martiri delle Foibe
MONTESILVANO (Pescara) Via Martiri delle Foibe
MONTESILVANO (Pescara) Via Pieramico Antonio Martire delle Foibe
MONTIGNOSO (Massa e Carrara) Parco Martire delle Foibe – in onore Guardia di PS Mario Buffoni
MORTARA (Pavia) Via Martiri delle Foibe
MUGNANO DI NAPOLI (Napoli) Via Vittime delle foibe
NANTO (Vicenza) Via Martiri delle Foibe
NARDO’ (Lecce) Piazzale Martiri delle Foibe
NEPI (Viterbo) Parco Martiri delle Foibe
NERVIANO (Milano) Via Martiri delle Foibe
NISCEMI (Caltanisetta) P.za Martiri delle Foibe di Istria, Dalmazia e V.G.
NIZZA DI SICILIA (Messina) Proposta attesa delibera
NOCERA UMBRA (Perugia) Via Martiri delle Foibe
NOCETO (Parma) Via Martiri delle Foibe
NOVARA Via Vittime delle Foibe
NOVATE MILANESE Giardino Martiri delle Foibe
NOVENTA VICENTINA (Vicenza) Via Vittime delle Foibe
ORIA (Brindisi) Via Martiri delle Foibe
ORISTANO Via Martiri delle Foibe
OSPITALETTO (Brescia) Via Martiri delle Foibe
OSTRA VETERE (Ancona) Giardino Martiri delle Foibe
OZIERI (Sassari) Via Martiri delle Foibe
PADOVA Passaggio Martiri delle Foibe
PADOVA Via Nicolò e Pietro Luxardo
PAGLIARA (Messina) Proposta attesa delibera
PAGNACCO (Udine) Piazzale Martiri delle Foibe
PALAZZOLO SULL’OGLIO (Brescia) Piazza Martiri delle Foibe Istriane
PARMA Via Martiri delle Foibe (seduta n.1 6.4.09 app.all’unanimità – str.n. 9)(Intit. N.1173 del 17.09.09)
PASIAN DI PRATO (Udine) Via Martiri delle Foibe
PERUGIA Via Vittime delle Foibe (Parco)
PESARO (Pesaro-Urbino) Parco Esuli Giuliano-Dalmati
PESCARA Piazza Martiri Dalmati e Giuliani
PESCHIERA DEL GARDA (Verona) Via Caduti delle Foibe
PIACENZA Attesa delibera del Comune
PIETRASANTA (Lucca) Piazza Martiri delle Foibe
PIGNATARO MAGGIORE (Caserta) Via Caduti delle Foibe
PIOVE DI SACCO (Padova) Via Martiri delle Foibe
PISA Rotonda Martiri delle Foibe
POGGIORSINI (Bari) Via Martiri delle Foibe
POMEZIA (Roma) Via Martiri delle Foibe
PONTE SAN PIETRO (Bergamo) Piazza Martiri delle Foibe
PONTEDERA (Pisa) Via Caduti delle Foibe
PORDENONE Pedonale/ciclabile Martiri delle Foibe
PORRETTA TERME (Bologna) Piazza Martiri delle Foibe
PORTOFERRAIO (Livorno) Via Martiri delle Foibe
PORTOGRUARO (Venezia) Via Vittime delle Foibe (attesa delibera)
PORTOMAGGIORE (Ferrara) Via Martiri delle Foibe
POVOLETTO (Udine) Ponte Martiri delle Foibe
PRATO Via Martiri delle Foibe
PRIVERNO (Latina) Giardino Martiri delle Foibe
PUTIGNANO (Bari) Via Martiri delle Foibe
QUATTORDIO (Alessandria) Via della Memoria (Vittime delle Foibe)
RACCONIGI (Cuneo)
RAPALLO (Genova) Piazzale Martiri delle Foibe
RAVENNA fraz. Porto Corsini Parco Martiri delle Foibe
RECANATI (Macerata) Via Martiri delle Foibe
REGGELLO (Firenze) Via Caduti delle Foibe
REGGIO EMILIA fraz. Coviolo Viale Martiri delle Foibe
RICCIONE (Rimini) Piazzale Martiri delle Foibe
RIVA DEL GARDA (Trento) Largo Caduti delle Foibe
RIVAROLO CANAVESE (Torino) Via Martiri delle Foibe
ROBECCO SUL NAVIGLIO (Milano) Via Martiri delle Foibe
ROCCALUMERA (Messina) Piazzetta Vittime delle Foibe
ROMA Via Icilio Bacci
ROMA Via Norma Cossetto
ROMA Via Riccardo Gigante
ROMA (Laurentina) Largo Vittime delle Foibe istriane
RONCHI DEI LEGIONARI (Gorizia) Piazzale Martiri delle Foibe
ROSA’ (Vicenza) Via Martiri delle Foibe
ROVATO (Brescia) Via Martiri delle Foibe
ROVERETO (Trento) Largo Vittime delle Foibe 1943 – 1947
RUVO DI PUGLIA (Bari) Via Martiri delle Foibe
SABAUDIA (Latina) Largo dei Martiri delle Foibe
SALO’ (Brescia) Galleria Martiri delle Foibe
SALO’ (Brescia) Via Martiri delle Foibe
SAN BONIFACIO (Verona) Piazza Martiri delle Foibe
SAN DANIELE DEL FRIULI (Udine) Via Luxardo
SAN DANIELE DEL FRIULI (Udine) Parco Martiri delle Foibe
SAN DONA’ DI PIAVE -Calvecchia (VE) Via Martiri delle Foibe
SAN GIOVANNI ILARIONE (Verona) Via Martiri delle foibe
SAN GIOVANNI LUPATOTO (Verona) Parco Martiri delle Foibe
SAN LAZZARO DI SAVENA (Bologna) Via Martiri delle Foibe
SAN MAURO TORINESE (Torino) Vittime delle Foibe e degli Esuli da Istria, Fiume, Dalmazia, Alto Isonzo.
SAN MINIATO fraz. Ponte a Egola (Pisa) Via Vittime delle Foibe
SAN SEVERO (Foggia) Largo Vittime delle Foibe
SANREMO (Imperia) Via Martiri delle Foibe
SANTA MARGHERITA LIGURE (Genova) Giardini Vittime delle Foibe
SANTA MARINELLA (Roma) Parco Martiri delle Foibe
SANTA TERESA di RIVA (Messina) Via Martiri delle Foibe
SANT’ANGELO LODIGIANO (Lodi) Via Martiri delle Foibe
SAONARA (Padova) Via Martiri Giuliani e Dalmati
SASSARI Via Martiri delle Foibe
SASSO MARCONI -Borgonuovo (Bologna) Piazzale Vittime delle Foibe
SASSUOLO (Modena) Piazza Martiri delle Foibe
SAVIGLIANO (Cuneo) Via Martiri delle Foibe
SAVOCA (Messina) Proposta attesa delibera
SCAFATI (Salerno) Via Martiri delle Foibe
SEDICO (Belluno) Via Martiri delle Foibe
SELCI Sabino (Rieti) Piazza Martiri delle Foibe
SEREN DEL GRAPPA (Belluno) Via Vittime delle Foibe
SERIATE (Bergamo) Via Martiri delle Foibe
SERVIGLIANO (Fermo) Via Martiri delle Foibe
SETTIMO TORINESE (Torino) Via Vittime delle Foibe
SIMERI CRICHI (Catanzaro) Piazza Vittime delle Foibe
SOVIZZO (Vicenza) Via Martiri delle Foibe
SULMONA (Aquila) Via Martiri Istriani Delle Foibe
SURBO (Lecce) Largo Vittime delle Foibe
TARANTO Piazzale Vittime delle Foibe
TEMPIO PAUSANIA (Olbia-Tempio) Via Martiri delle Foibe Istriane
TEOLO (Padova) Via Martiri delle Foibe
TERAMO Via Martiri delle Foibe
TERAMO fraz. Piano d’Accio Via Norma Cossetto
TERMINI IMERESE (Palermo) Largo Martiri delle Foibe
TERMOLI (Campobasso) Largo Martiri delle Foibe
TERRALBA (Oristano) Piazza Martiri delle Foibe
THIENE (Vicenza) Vi Martiri delle Foibe
THIESI (Sassari) Via Vittime delle Foibe (In ricordo dei finanzieri Andrea Serra e Giovanni Peralta)
TOLMEZZO (Udine) Largo Vittime delle Foibe ed Esuli di Istria, Fiume, Dalmazia ed A.Isonzo (II Guerra Mondiale e dopoguerra)
TOMBOLO fraz. Onara (Padova) Via Martiri delle Foibe
TORRE MAGGIORE Foggia) Via Martiri delle Foibe
TORTONA (Alessandria) Giardini Esuli Istriani, Fiumani, Dalmati e Rimpatriati
TRENTO Via Vittime delle Foibe
TREVISO Piazza Martiri delle Foibe
TRICASE (Lecce) Via Martiri delle Foibe
TRIESTE Largo don Francesco Bonifacio
TRIESTE Via Norma Cossetto
TRIESTE Viale Martiri delle Foibe
TROFARELLO (Torino) Via Martiri delle Foibe
TUGLIE (Lecce) Via Martiri delle Foibe
TUORO (Caserta) Via Martiri delle Foibe
UDINE Parco Vittime delle Foibe
UGGIATE TREVANO (Como) Piazzetta 10 febbraio – Giorno del Ricordo delle Vittime delle Foibe e dell’Esodo
URGNANO (Bergamo) Piazza Martiri delle Foibe
VALDOBBIADENE (Treviso) Parco Martiri delle Foibe
VALEGGIO SUL MINCIO (Verona) Via Martiri delle Foibe
VARESE Via Istria – Martiri delle Foibe
VASTO MARINA (Chieti) Via Martiri Istriani
VEDELAGO fraz. Casacorba (Treviso) Piazza Martiri delle Foibe
VELLETRI (Roma) Via Martiri delle Foibe
VENEZIA fraz. Marghera (Venezia) Piazzale Martiri Giuliano-Dalmati delle Foibe
VENTIMIGLIA (Imperia) Giardini Martiri delle Foibe
VERBANIA (Verbano-Cusio-Ossola) Parco Norma Cossetto
VERCELLI Via Martiri delle Foibe
VIAREGGIO (Lucca) Via Martiri delle Foibe (attesa oK Pref.)
VICENZA Largo Martiri delle Foibe
VIGEVANO (Pavia) Via Martiri delle Foibe
VIGONZA (Padova) Via Martiri delle Foibe
VIGUZZOLO (Alessandria) Piazza Vittime delle Foibe
VILLAFRANCA IN LUNIGIANA (Massa Carrara) Piazza Martiri delle Foibe
VILLONGO (Bergamo) Via Martiri delle Foibe
VITERBO Largo Martiri delle Foibe Istriane
VITTORIA fraz. Scoglitti (Ragusa) Via Martiri delle Foibe
VOGHERA (Pavia) Via Martiri delle Foibe
VOLPIANO (Torino) Via Vittime delle Foibe
ZOAGLI (Genova) Scalinata Martiri delle Foibe
FOIBA DI BASOVIZZA
LAPIDE A BASOVIZZA
O tu che ignaro passi
per questo Carso forte ma buono,
fermati! Sosta su questa grande tomba!
E’ un calvario con il vertice
sprofondato nelle viscere della terra.
Qui, nella primavera del 1945,
fu consumato un orrendo Olocausto.
A guerra finita!
Nell’abisso fummo precipitati a centinaia,
crivellati dal piombo e straziati dalle rocce.
Nessuno ci potrà mai contare!
Avidità di conquista, odio e vendetta
congiurarono e infierirono contro di noi.
Essere italiani era la nostra colpa.
A gettarci nel baratro furono torme di invasori,
calati nella nostra terra sotto l’influsso
di una malefica stella vermiglia.
Per viltà gli uomini non ci hanno reso giustizia.
Ce l’ha resa Dio accogliendo i nostri spiriti,
purificati da tanto martirio.
O tu che, ora non più ignaro, scenderai da questo Carso,
ricorda, e racconta la nostra tragedia