Cagliari – “La giunta in carica dovrebbe immediatamente ribadire che tutte le proprietà dismesse dallo Stato, siano ora nella disponibilità della Regione e che possano essere trasferite agli enti locali. Auspico che venga quanto prima riconosciuta la proprietà regionale su numerose strutture e aree di pregio, il cui utilizzo non può certo essere pianificato e seguito da Roma, a causa dell’assenza di coordinamento e di logica con le scelte locali”.
Con queste parole Federico Gandolfi, responsabile per la Sardegna dell’Italia dei Diritti, commenta l’iniziativa dei consiglieri del Partito Democratico del consiglio regionale sardo Mario Bruno e Gianvalerio Sanna, che ai sensi dell’art. 14 dello Statuto, chiedono che i beni non più funzionali all’interesse nazionale e alla difesa dello Stato presenti sul territorio siano immediatamente trasferiti alla Regione.
Entrambi invitano il presidente Cappellacci a farsi promotore dell’iniziativa, poiché nei giorni scorsi si è paventata la possibilità da parte del ministero della Difesa di una eventuale vendita del faro dell’Asinara.
“Ben diverso si è mostrato l’impegno della giunta di centrosinistra precedente, che era arrivata a rivendicare e ad ottenere il trasferimento di intere aree militari in ogni parte dell’isola. Ora – conclude l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – pur essendoci come sottosegretario alla Difesa un noto politico sardo, la giunta si dimostra incapace di giungere ad atti concreti, sprecando il tempo nella polemica, tra l’altro tutta di immagine e a beneficio della stampa, con altri noti esponenti politici del centrodestra”.