Un cittadino proprio qualche minuto fa ci ha segnalato lo spiaggiamento di un delfino di un paio di metri di lunghezza con tre profondi squarci presumibilmente da elica, proprio sulla battigia tra San Foca e Torre Specchia (Marine di Melendugno a Lecce) nei pressi della piattaforma utilizzata per i sondaggi della TAP, il megagasdotto che in questi giorni ha fatto sollevare una serie di giustificate e legittime polemiche che hanno portato alla costituzione di un comitato spontaneo composto da semplici cittadini, associazioni, movimenti e partiti politici, denominato “NO TAP” – cui ha anche aderito lo “Sportello dei Diritti” – perché andrebbe ad insistere su una zona d’inestimabile valore paesaggistico
Per Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, l’apparente “freschezza” della carcassa lascia intendere che la morte risalga solo a poche ore prima e ci induce ad essere ancor più stupefatti se si pensa che proprio per consentire i sondaggi è stato indetto dalla capitaneria di porto di Otranto un divieto generale di balneazione, pesca e navigazione nella zona interessata dalle analisi e dai sondaggi della TAP.
Per tali ragioni, “Sportello dei Diritti” chiede un immediato intervento per verificare attraverso un’approfondita autopsia il momento della morte del malcapitato cetaceo e le relative cause.