“Come siciliano non posso che esprimere delusione e sconforto di fronte all’ennesima e sistematica inosservanza delle norme in materia ambientale in questa regione”. Queste le parole di Salvatore Manzo, responsabile per la Sicilia del movimento Italia dei Diritti, rispetto alle procedure d’infrazione avviate dalla Commissione Europea alla Sicilia per le inadempienze a norme di materie ambientali. Sin dal 2002 la Sicilia è stata più volte ammonita dalla corte di giustizia dell’Unione Europea per le eccessive emissioni inquinanti nell’atmosfera. Tra le ultime procedure avviate, i rilievi sulla non conformità alla norme comunitarie di circa 90 discariche dei rifiuti e la sentenza portata avanti dalla Corte di giustizia dell’Ue riguardo al primo bando sui quattro termovalorizzatori previsti, non pubblicato sulla Gazzetta ufficiale europea. “Auspichiamo – ha continuato l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – che le autorità competenti possano ovviare a questo brutto andazzo per rispettare delle leggi di primaria importanza, non solo per l’ambiente ma anche per la salute dei cittadini. Bisogna ricordare, inoltre, che il termine termovalorizzatore è un inganno che tende a sostituire la parola inceneritore, in quanto il metodo di smaltimento di rifiuti non ha un impatto minore sull’ambiente. Esistono tutt’oggi, a distanza di 20-30 anni, discariche ancora non rese note, anche volutamente, che ospitano rifiuti pericolosi o scorie nucleari come quella presente a Pasquasia in provincia di Enna.”