Sicilia, nuovamente all’ordine del giorno il problema dello smaltimento dei rifiuti organici

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Dopo i numerosi problemi causati nei mesi scorsi alle diverse Amministrazioni Comunali della Messina tirrenica, torna nuovamente d’attualità la questione dello smaltimento dei rifiuti organici a causa della chiusura delle discariche. Il disinteresse da parte della Regione Siciliana, denunciato dai rispettivi sindaci di questi comuni, nel comunicare i luoghi agibili per lo smaltimento dei rifiuti e le decisioni comunali, alle volte non in linea con il progetto etico/ambientale dello smaltimento rifiuti, non hanno fatto altro che aumentare le spese del costo del servizio a carico dei comuni e allo stesso tempo hanno determinato un allontanamento dalla soglia di raggiungimento del 65%, stabilito dalla direttiva europea.

Questo potrebbe comportare la conseguente possibilità da parte di alcuni comuni di perdere il premio stanziato dalla Regione Siciliana e destinato a tutti quei comuni che raggiungerebbero tale percentuale. Nel 2018 quest’obiettivo è stato centrato dai comuni di Rometta (82,7%), Torregrotta (68,3%) e Villafranca Tirrena (66,8%). Meno vicini al raggiungimento i comuni di Saponara (64,5%), Spadafora (53,7%) e Venetico (49,1%). 

Non è da escludere che l’incremento dei costi, sostenuto dai comuni per lo smaltimento e il non raggiungimento del premio, potrebbero causare un aumento della Tari, con conseguente perdita di sensibilizzazione da parte dei cittadini.

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