A Nina e Kristina

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A sinistra Nina, a destra Kristina.
Cattiveria, frustrazione e continua competizione con il prossimo. Tutti elementi che fanno parte dell’uomo e che il cane non conosce minimamente. Viviamo in un mondo dove abbiamo il cervello manipolato dalle cose che ci vengono fatte passare come importanti e non ci rendiamo assolutamente conto di poterne fare benissimo a meno.
Forse l’unico momento in cui non pensiamo a tutte le cose inutili da cui siamo circondati è proprio quando giochiamo con il nostro cane, perché a lui non importa nulla di chi ci ha causato problemi, di chi ci ha fatto arrabbiare e di chi ci rende la vita difficile, ma al contrario aspetta solamente che una pallina da tennis venga tirata fuori dall’armadietto per inseguirla.
I cani nel loro inconscio animale ci rendono involontariamente delle persone migliori, perché nel momento in cui passiamo del tempo con loro ci liberano da tutti i pensieri negativi che ogni giorno rischiano di farci vedere la vita in modo sbagliato. Io mi sento fortunato perché di cani ne ho avuti due e ogni volta che la mia vita ha rischiato di prendere una brutta piega, la loro coda scodinzolante e lo sguardo felice hanno contribuito a distrarmi e allo stesso tempo mi hanno ricordato quanto la mia razza sia stupida.
A Nina e Kristina, i due cani che mi hanno cambiato la vita e che da lassù sentono ancora il rumore della pallina che rimbalza sul pavimento.
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