Si apre l’edizione 2009 de Il Giardino Profondo, la grande festa della musica, della poesia, della storia e della filosofia, ideata per l’Ente Filarmonico Italiano dal direttore artistico Giulia Ambrosio.
Una grande festa che si inaugura domenica 21 giugno alle 21,15 con la celebrazione della Festa Europea della Musica, il grande evento che si svolge contemporaneamente in Europa, negli Stati Uniti, in Brasile, in Colombia e in Africa. Anche Arezzo celebra questa grande manifestazione, questo incontro tra generi, culture e professionalità diverse, tra innovazione e tradizione, divertimento e cultura; questo dialogo tra musica e arte con il concerto della Sinfonietta de Lausanne, diretta da Jean-Marc Grob, per la prima volta in Toscana, che si esibirà nel Cortile del Museo d’Arte Medievale e Moderna.
Un luogo dove da sempre arte e musica, storia e spettacolo, si incontrano. “La Sinfonietta de Lausanne, una straordinaria realtà musicale della Svizzera francese – spiega Giulia Ambrosio – presenta ad Arezzo una vera e propria ‘Festa della Musica’ articolata fra celebrazioni di importanti centenari, quelli di Haendel e Haydn, un brano di grande appeal melodico di Dvorak, la più bella delle sinfonie giovanili di Schubert”. Il programma comprenderà L’ingresso della Regina di Saba dall’oratorio Salomone di Haendel: un omaggio a Piero della Francesca e alla sua bellissima regina di Saba conservata nella Chiesa di San Francesco e , per l’occasione, sulle pareti del cortile di Palazzo Bruni Ciocchi saranno proiettate le immagini de La Leggenda Della Vera Croce. Seguiranno il Concerto n. 1 per violoncello e orchestra di Haydn affidato al lanciatissimo Lionel Cottet, la Polka di Dvorak e la Quinta Sinfonia di Schubert.
Il Giardino Profondo si conferma anche quest’anno una grande festa della musica e della cultura che continuerà lunedì il 22 giugno con Mogol che verrà a raccontare la musica e le sue parole (Cortile del Palazzo Comunale ore 21.15), e a lui sarà consegnato il prestigioso Premio Il Filarmonico, consegnato nel 2007 al Maestro Riccardo Muti. E se Mogol descriverà la poesia che c’è nella sua opera, Gino Paoli verrà a cantarla. Il cantautore genovese, accompagnato da musicisti straordinari e da Gnu Quartet, si esibirà in “Storie” il tour 2009 in cui ripropone i brani del nuovo album e i vecchi successi (Anfiteatro romano, 28 giugno ore 21.15).
“Il Giardino Profondo – continua Giulia Ambrosio – si qualifica come un Festival deve essere, insolito e desacralizzante”. Con questa premessa vanno quindi lette le presenze di Mauro Pagani che parlerà di Foto di gruppo con chitarrista, il primo romanzo di uno dei migliori nostri musicisti che, alle note composizioni che sono il ritratto di un’epoca, aggiunge ora la storia scanzonata e inquieta degli anni ’70 (Cortile del Palazzo Comunale, 23 giugno ore 21.15); di Marcello Sorgi, giornalista di primissimo piano, già direttore di un telegiornale Rai e de La Stampa, che racconterà la passione travolgente e inimmaginabile tra Edda Ciano e il comunista Leonida Bongiorno descritta nell’avvincente libro da poco pubblicato (Cortile del Palazzo Comunale, 29 Giugno ore 21.15); e infine di Massimo Cacciari, intellettuale sensibile e acuto, filosofo noto ed apprezzato a livello internazionale, che parlerà del mito di Amleto con una conferenza ispirata al suo ultimo libro, Hamletica, dedicato ai profeti del nostro disagio e alle tracce da essi lasciati (Cortile del Palazzo Comunale, 3 luglio ore 21.15).
Eccoli tutti, i nostri filosofi, poeti, musicisti, storici e romanzieri. Grazie a loro Il Giardino Profondo definisce il suo progetto per Arezzo città d’arte, di idee, di musica, di poesia. Una città del silenzio, come l’aveva definita Gabriele D’Annunzio nella lirica contenente la citazione che ha dato il nome al Festival, una città desiderosa di fare risuonare gli spazi antichi con sapiente eleganza.