Si chiama “fotovoltantenna” ed è una sorta di antenna parabolica vestita da pannelli fotovoltaici. Più una provocazione che un prodotto che vedremo presto sui tetti delle case in Toscana, quella lanciata dalla Cia Toscana ad Agrienergie, il salone delle energie da e per l’agricoltura che si conclude oggi al Centro Affari di Arezzo. “Abbiamo voluto lanciare una provocazione culturale – spiega Marco Failoni, della presidenza della Cia Toscana – per denunciare il paradosso di una certa schizofrenia dei regolamenti urbanistici comunali in materia di autorizzazione agli impianti: da un lato “antenna libera” senza nessuna autorizzazione necessaria, dall’altro vincoli e limitazioni di ogni tipo per l’istallazione di impianti fotovoltaici”.
Nonostante la Regione Toscana abbia tra l’altro per prima in Italia disciplinato la materia, sia con il Piano energetico regionale che con il Piano paesaggistico, con un approccio positivo ed equilibrato rivolto a promuovere il fotovoltaico, nei comuni della Toscana continuano ad esserci troppi vincoli e prescrizioni che impediscono la fattibilità degli impianti: divieti di impianto a terra, pareri negativi delle sovrintendenze dei beni culturali ecc. Ecco allora la provocazione: “una nuova tecnologia dotata di dispositivo “antivincolo”, qualità 100% all’italiana” – dice Failoni nel presentare la “fotovoltantenna”.
L’occasione per presentare questa novità è stata il seminario dal titolo “Il solare fotovoltaico: istruzioni per l’uso” promosso dalla Cia e inserito nell’ambito del progetto TRAINER, un progetto europeo di formazione co-finanziato dal programma lifelong learning – Leonardo da Vinci, coordinato dalla società di Cesena “Centuria.Rit”, finalizzato al trasferimento dell’innovazione realizzata attraverso un altro progetto europeo, PRO AERE. Dopo l’introduzione di Giorgio Del Pace, Vicepresidente Cia Arezzo, il seminario ha messo in luce con la relazione di Rico Farnesi, di “Agricoltura è Vita – Appennino”, aspetti tecnici ed opportunità del fotovoltaico per le aree rurali e le imprese agricole in Toscana. Una seconda comunicazione, da parte di Corrado Tei, responsabile fiscale della Cia Toscana, ha illustrato l’inquadramento fiscale della produzione di energia fotovoltaica per le imprese agricole. Infine sono state illustrati gli orientamenti regionale e le norme di semplificazione urbanistica relative all’istallazione degli impianti come nel caso della legge regionale sull’energia che indica come attività libera le istallazioni fino a 3 Kw e soggette a sola Dia quelle comprese tra i 3 e i 20 Kw.
Gli obiettivi previsti dalla Regione Toscana attraverso il Pier sono per il fotovoltaico il raggiungimento di 150 MW entro il 2016 e il piano prevede proprio azione per l’istallazione degli impianti sui tetti delle abitazioni, sugli immobili delle imprese che producano economia, in aree interessate a progetti di ripristino ambientale, nelle aree agricole come integrazione aziendale e per questo la Regione ha previsto finanziamenti tra il 2008 e il 2010 di 250milioni di euro. “In conclusione quello che chiediamo – conclude Failoni – è che vengano adeguate le procedure autorizzative dei comuni e delle sovrintendenze alle linee ed agli indirizzi già definiti dalla politica regionale, togliendo finalmente gli ostacoli che impediscono un rapido sviluppo di questa importante fonte rinnovabile di energia”.