Dall’On. Luca Sani riceviamo e pubblichiamo
Non basta una confezione nuova se il prodotto è quello vecchio, e il Pdl toscano dimostra ancora una volta un’incapacità congenita a rinnovarsi veramente.
Basta guardare in faccia la realtà: Enrico Rossi sceglie come candidata vicepresidente Stella Targetti, 36 anni, imprenditrice impegnata in politica, Monica Faenzi ripesca in una logica spartitoria l’ex An Riccardo Migliori, parlamentare e politico di lunghissimo corso. Il Pd ha individuato i propri candidati nei collegi affidando la scelta ai cittadini attraverso le primarie, il coordinatore del Pdl Denis Verdini, in solitudine e chiuso nel proprio fortino, ha nominato con lo spadone i propri sodali di corrente, scatenando una resa dei conti interna per arginare la quale è dovuto intervenire lo stesso Berlusconi. Non a caso il coordinatore fiorentino del Pdl Alessio Bonciani e il vice coordinatore provinciale Samuele Baldini hanno rimesso il proprio mandato.
Fra Pd e Pdl, peraltro, non ci sono solo differenze di programmi e di comportamenti etici, ma anche di metodo e di sostanza. Il Pdl toscano è oramai ridotto a un’oligarchia autoreferenziale, con Denis Verdini circondato da pretoriani e sempre più uomo solo al comando. Monica Faenzi e Riccardo Migliori sono il frutto di questa debolezza: due parlamentari candidati al Consiglio regionale nel quale è chiaro come il sole che non siederanno mai, a dimostrazione di quanto il Pdl abbia a cuore le sorti di questa regione.
Che Faenzi sia destinata a fare solo la comparsa, lo sta testimoniando anche il suo modo di condurre la campagna elettorale. Costantemente alla ricerca della rissa ed incapace di stare sugli argomenti esprimendo una convincente cultura di governo, Faenzi non ha l’assillo che avverte Enrico Rossi di risolvere i problemi, tanto sa che tra poco più di un mese, dopo la sua gita toscana, tornerà al proprio seggio parlamentare.