Monte San Savino – Venerdì 9 aprile alle ore 21.15 al Teatro Verdi di Monte San Savino va in scena “Signore e signori” di Alan Bennett, una serie di monologhi scritti per la televisione, trasmessi dalla BBC nel 1987 e affidati all’interpretazione di grandi attori. La comicità di Bennett si sprigiona solitamente da situazioni apparentemente dimesse, ma in questa occasione è andato molto oltre, strappando il massimo di ilarità a un pretesto, anche scenico, ridotto al minimo. E pur essendo, di fatto, una forma a sé, questi monologhi costituiscono la migliore introduzione possibile al mondo di Bennett, dove le leggi della logica prima o poi si incagliano su un dettaglio incongruo, finendo per ritorcersi contro chi cercava di applicarle. Se il primo successo di Bennett, almeno in Italia, è “Nudi e crudi” – 95 pagine esilaranti su una coppia londinese derubata – e i suoi libri successivi sono altrettanto brevi, con questa raccolta di monologhi scritti per la BBC si coglie in pieno il talento per i ritratti fulminei. Sei personaggi si raccontano, davanti a una telecamera. Come l’autore stesso spiega nell’introduzione, diversamente che nella commedia, o nel romanzo, qui il punto di vista è solo del personaggio che racconta, che della sua storia non è del tutto consapevole, intrappolato nel suo goffo io monologante; il lettore lo vede con maggiore obiettività, e colma con l’immaginazione le parti mancanti. I monologhi offrono una parata di personaggi bizzarri, patetici, dall’attricetta all’eterno figlio di mamma, alla scrittrice fanatica di lettere di lamentela; frequenti i ricorsi a centri di igiene mentale e assistenti sociali. La verve cinica di Bennett si appropria di situazioni minime e ne fa delle storie, che alla fine comunque svelano un’imprevedibile, empatica, umanità. Come accade nel monologo di Una donna come tante, che finisce in un modo che retrospettivamente dà un tono drammatico a quella che fino a poche righe prima era la storia esemplarmente insignificante di una donna ordinaria. Si ride e sogghigna su ecclesiastici e funerali, su addobbi agli altari e conferenze interconfessionali. Fino a capovolgimenti surreali.
Anche il biglietto di questo spettacolo, come di tutti quelli che fanno parte della Rete Teatrale Aretina, è già acquistabile on-line all’indirizzo http://rta.ticka.it.