Arezzo – Presa di posizione della giunta provinciale sulla riforma del settore tabacco varata dalla Comunità Europea.
Il documento, approvato all’unanimità, prende spunto dalla decisione comunitaria che ha eliminato, dal primo gennaio 2010, il sostegno economico accoppiato alla produzione di tabacco, con il 50% del plafond finanziario assegnato al settore trasferito nei Piani di Sviluppo Rurale nel periodo 2011 – 2013 ed il restante 50% che confluirà nel regime di pagamento unico aziendale sotto forma di aiuti slegati dalla produzione.
“Questo profondo cambiamento della politica comunitaria di sostegno al settore – spiega l’Assessore provinciale all’agricoltura Andrea Cutini – rischia di provocare ripercussioni anche gravi alla filiera tabacchicola regionale, ponendo le aziende produttrici storiche di fronte ad alternative di ristrutturazione o di riconversione delle produzioni con significativi riflessi di valore aggiunto e di equilibrio socioeconomico di interi distretti produttivi. Nel nostro territorio, e in particolare in Valtiberina toscana, si registrano la maggior quota di produzione, un elevato grado di specializzazione, di qualità produttiva e un’alta intensità di manodopera, con 233 aziende coinvolte nell’aretino per una superficie coltivata a tabacco di 1.732 ettari circa su un totale di 260 aziende agricole nell’intera regione, per una superficie di circa 2.157 ettari totali. La Regione Toscana ha attivato un tavolo della filiera tabacchicola che sta seguendo con attenzione l’evolversi della situazione, con la presenza delle istituzioni e delle associazioni di categoria agricola, dei produttori di tabacco e della manifattura e, con i numeri sopra esposti, la Provincia di Arezzo è stata individuata in sede Upi Toscana quale provincia capofila per seguire gli sviluppi della riforma a questo tavolo. Nel documento approvato dalla Giunta vogliamo sottolineare che, a fronte del quadro descritto, è necessario dare ulteriore impulso e attenzione alle azioni svolte in sede regionale e nazionale per dare le risposte necessarie per non mortificare un settore così importante per l’economia e la società di interi distretti rurali e per una filiera che trova in Toscana una sua espressione importante che va dalla produzione di eccellenza fino ad una manifattura specializzata in grado di valorizzare il prodotto del nostro territorio. Riteniamo inoltre necessario che, nell’ambito del negoziato nazionale e regionale in corso, sia garantita la tempestiva adozione di efficaci strumenti di attuazione della riforma tabacchicola in grado di coniugare la corrispondenza alle esigenze dei produttori e della filiera, con la necessaria uniformità di opportunità per i diversi distretti tabacchicoli ed in particolare per quelli contermini, per far si che territori confinanti abbiano risposte di tipo equilibrato”.
“Per questo facciamo presente al Presidente e all’Assessore all’Agricoltura della Regione Toscana, al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro all’Agricoltura la necessità urgente di dare le risposte necessarie per non mortificare un settore così importante”, conclude l’Assessore Cutini.