Stop alle terapie laser, Taradash e Mugnai (Pdl) alla Regione “Risposte certe per i pazienti in attesa di cura Perché dopo un anno non c’è ancora una decisione?”

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Firenze – Anche i carabinieri hanno voluto vederci chiaro e, ieri, si sono fatti consegnare 300 cartelle cliniche dopo un blitz nel reparto di endocrinologia.

Ora però, mentre l’attività investigativa prosegue, lo stop della terapia laser per i noduli tiroidei in atto da un anno all’ospedale di Livorno finisce anche sui tavoli della giunta regionale. A voler capire bene contorni ed eventuali responsabilità nell’intera vicenda sono i Consiglieri regionali del Pdl Marco Taradash e Stefano Mugnai (Vicepresidente della Commissione Sanità), autori di un’interrogazione urgente presentata proprio stamattina e a cui l’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia sarà chiamata a rispondere durante una delle prossime sedute di Consiglio regionale.

Ciò che i due esponenti del Pdl vogliono sapere è semplice: «Perché dopo un anno non è ancora stata presa una decisione sul futuro della terapia laser»? E poi: «Non sarebbe opportuno riattivare la terapia al più presto»? Queste le domande. Prima, però, Taradash e Mugnai ricostruiscono la vicenda: «La terapia laser per l’ablazione dei noduli tiroidei eseguita dal dottor Daniele Barbaro, responsabile di endocrinologia all’ospedale di Livorno, è stata sospesa dall’Asl 6 nell’aprile 2010. In data 5 aprile 2011, i carabinieri del nucleo investigativo hanno sequestrato nel reparto di endocrinologia 300 cartelle cliniche per verificare se la sospensione di tale terapia abbia comportato danni per la salute dei pazienti, in tutto una dozzina, che da un anno attendono il ripristino della terapia utilizzata già per sei anni. Il direttore sanitario Luca Lavazza – ricordano i due esponenti del Pdl alla giunta – ha sostenuto che la sospensione della terapia si era resa necessaria in quanto il laser non era un’attività censita, ma veniva svolta autonomamente senza l’autorizzazione necessaria. Dal canto suo, la Asl 6 è ancora in attesa di una relazione del dottor Barbaro che dimostri la scientificità della laserterapia».

In tutto questo, però, qualche certezza esiste e i due Consiglieri regionali del Pdl nel loro documento non mancano di evidenziarla: «Sull’argomento – scrivono – è in corso un’indagine della procura promossa dagli stessi pazienti. Gli esperti sostengono che questo tipo di terapia sconfigge i noduli senza essere invasiva, e costituisce una valida alternativa sia alla chirurgia che ai radioisotopi (ingestione di pillole radioattive e necessità di isolamento del paziente), rispetto ai quali ha minori controindicazioni». Non solo: «Il dottor Barbaro – si ricorda – aveva più volte fatto presente che la procedura laser è inserita nelle linee guida dell’American Association of Clinical Endocrinology, European Tyroid Association e Associazione Medici Endocrinologi, e in medicina ciò che è inserito in linee guida ha la massima validazione possibile. Perciò la terapia è da ritenersi di innegabile scientificità ed è oramai considerata consolidata».

E allora, cosa si aspetta? Lo spiegherà la Regione.

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