Isola d’Elba – Negli ultimi giorni foto e video di avvistamenti eccezionali come quello della foca monaca a Pianosa, delle balenottere nella darsena di Portoferraio e per ultimo dell’esemplare di stenella striata (Stenella coeruleoalba, Meyen 1833, cetaceo odontoceto appartenente alla famiglia dei delfinidi che vive nelle acque temperate e tropicali di tutti gli oceani del mondo) che nuotava in acqua bassa davanti alla spiaggia di Mola, hanno riempito le pagine social della nostra isola.
Sono eventi particolarmente emozionanti per chi ha la fortuna di assistervi, ma che per gli studiosi portano a tanti interrogativi e talvolta destano preoccupazione.
Infatti l’avvicinarsi dei cetacei alla riva e in basso fondale spesso indica un malessere dell’animale o semplicemente di una perdita dell’orientamento. Purtroppo ad oggi non si conoscono le cause di tali comportamenti che nella maggioranza dei casi si concludono con la morte dell’animale.
In particolare la stenella avvistata a Mola era in evidente stato di difficoltà non riuscendo a riprendere il largo rischiando di spiaggiarsi.
Solo in tarda serata, in seguito alla video segnalazione fatta da Roberto Lomoriello, grazie ad alcuni privati cittadini e ad una nostra volontaria che si sono interessati alla vicenda, la stenella è stata trasportata a largo dove ha ripreso a nuotare.
Sfortunatamente nella mattinata di lunedì il piccolo cetaceo è stato rinvenuto spiaggiato.
Grazie alla collaborazione della Capitaneria di Porto e del comune di Rio i nostri volontari guidati dalla dottoressa Cecilia Mancusi dell’ARPAT Area Mare, hanno provveduto al recupero della carcassa che, una volta trasferita a Livorno, verrà sottoposta agli esami necroscopici necessari a stabilirne il decesso.
Vogliamo cogliere l’occasione per porre l’attenzione sulle corrette azioni da seguire in caso di avvistamenti in mare o di spiaggiamenti di animali marini (cetacei, tartarughe marine…) in difficoltà o deceduti.
Come prima cosa avvisare la Guardia Costiera telefonando al 1530 che vi metterà in contatto con la sala operativa della zona di competenza. Sarà quindi loro compito allertare l’ente competente.
Per l’Arcipelago Toscano questa funzione è svolta dall’ARPAT Area Mare che, attivando la rete dell’Osservatorio Toscano per la Biodiversità, si occupa dell’eventuale soccorso o recupero dell’animale.
In molti casi un intervento tempestivo può fare la differenza.
Infine si raccomanda di non toccare inutilmente l’animale sia perchè potrebbe essere affetto da patologie sia perchè verrebbe stressato ulteriormente aggravandone lo stato di salute.
Certi di poter contare in futuro della stessa sensibilità riscontrata in questo caso, ringraziamo tutti coloro che sono intervenuti direttamente e indirettamente per la salvaguardia della stenella di Mola.
Associazione Elbamare