Infopoint contro le file in porto a Piombino, ma cresce la rabbia

1
570

Un ufficio distaccato a Portoferraio della Port Autority. Un punto di riferimento per la comunicazione fra enti e cittadini per ricevere informazioni utili ad evitare disagi. E poi corsia preferenziale per gli elbani e fine settimana con controlli meno marcati. Linee di azione dell’Autorità potuale dopo il caos che si è verificato nelle ultime settimane a Piombino dopo i caselli di controllo imposti dalla normativa sulla sicurezza in materia di antiterrorismo. Martedì l’inconto fra vertici dell’Autorità portuale, comuni e associazioni ma la polemica non si attenua.
Leopoldo Provenzali è consigliere regionale del Popolo della Libertà. Dice: «Quanti di noi, residenti e pendolari si trovano quotidianamente a rischiare di perdere la nave che li riporta a casa o sul posto di lavoro? E quanti turisti corrono lo stesso pericolo magari dopo ore ed ore di viaggio estenuante? Ecco che le barriere al Porto di Piombino, solo l’ultima invenzione in ordine di tempo da parte dell’Autorità Portuale, rappresentano una penalizzazione ulteriore per l’Elba ed un nuovo ostacolo, dopo il mare, alla tanto chiacchierata continuità territoriale».
Provenzali ha preannunciato una interrogazione urgente nella quale chiede l’intervento del Presidente della Regione sull’Autorità Portuale di Piombino per scongiurare una situazione che aggrava i flussi verso l’isola, già fortemente ostacolati da una viabilità stradale assolutamente insufficiente.
«L’adozione di tale misura in questo particolare momento di crisi generalizzata – ha sottolineato Provenzali – non sta né in cielo né in terra. Infatti, se c’era l’esigenza di un controllo in termini di sicurezza, che aveva un senso soprattutto anni fa in una situazione di grave emergenza-terrorismo, oggi potrebbero certamente bastare le telecamere. Il controllo del biglietto, cioè la mera verifica del titolo per salire a bordo delle navi, non ha alcuna valenza ai fini della prevenzione perché l’eventuale malintenzionato può acquistare il biglietto e salire a bordo ugualmente con tutto il suo potenziale carico di pericolosità».
In questo caso giudizio sotto certi aspetti analogo anche da Sinistra e Libertà.
Il commento è duro: «Ovunque vi sia traffico veicolare si cercano si cercano soluzioni tecniche per velocizzarne lo scorrimento: dalle rotonde al posto degli incroci fino ai telepass dei caselli autostradali.
A Piombino, porta di casa degli elbani oltre che dei turisti, si fa il contrario: dove c’ era una certa scorrevolezza e la possibilità di prendere la nave all’ ultimo istante, ora si è costretti a lunghe code di attesa in auto e viene impedito l’ accesso al porto di un auto senza biglietto nel caso, frequente, di accompagnamento di una persona alla nave».

Articolo precedenteAllarme sfratti in Friuli, l’amarezza dell’Italia dei Diritti Il responsabile regionale Luigino Smiroldo: “La speculazione ha prodotto la negazione d’un diritto fondamentale per la dignità delle persone”
Prossimo articolo«Il nostro destino è di città multietnica»

1 Commento

  1. BENE….quel porto è un caos…..giusto un po di regola. Piu di una votla mi sono trovato con i rotoli di acciaio che mi passavano vicino alla moto….che casino

Lascia un commento

Please enter your comment!
Please enter your name here