Chi lo conosce bene lo definisce “vulcanico”. E non solo perché ha installato sul campanile una webcam per «mostrare a tutti – racconta – la bellezza dei nostri tramonti sulla Corsica». Non solo perché a fine messa, ogni domenica, consegna ai turisti di Pomonte un attestato di fedeltà. Il suo modo di interpretare la missione pastorale è inedito, qualcuno potrebbe anche definirlo stravagante. «Ma funziona – spiega l’assessore al turismo del Comune di Marciana, Giorgio Galeazzi – e forse è quello che serve oggi: una Chiesa gioiosa che va incontro alla gente».
Lui è don Leon, parroco colombiano di 50 anni, da tre al servizio della piccola comunità di Pomonte e Chiessi, due angoli di paradiso sulla punta occidentale dell’Elba. Si definisce «zingaro del Signore», perché gli piace viaggiare. E in questi giorni ha fatto parlare di sé per aver distribuito ai propri parrocchiani e ai tanti vacanzieri quelle che chiama “regole per i turisti”: pillole di saggezza valide per migliorare la convivenza civile e trascorrere con serenità non solo le vacanze ma tutta la vita. «Ho deciso di scriverle dopo un’attenta osservazione delle persone che vengono qui in vacanza – spiega don Leon – è un posto piccolo e ho tutti sott’occhio». Così ha cominciato a chiedersi: perché rovinarsi la vita restando per ore incollati al cellulare? Perché vivere con l’incubo dell’orologio o arrabbiarsi per le code in strada? E si è messo a scrivere. «Non essere schiavo del tempo, non portare l’orologio». «Fai riposare la macchina, non guidare, cammina, fa tanto bene». «Fai da mangiare tu, non tua moglie. O vai al ristorante». «Non piangere quando finiscono le vacanze, pensa a quanti non le possono fare». E ancora «se al ritorno dalle vacanze c’è la coda di traffico, pensa al momento più bello e rilassati».
Poi moniti sul parcheggio della macchina, sulla necessità di sorridere, di salutare tutti, di parlare con gli altri trascorrere le giornate di libertà immersi in un libro.
«La reazione dei fedeli? Hanno preso bene questi consigli – spiega don Leon – non si aspettano un sacerdote che prende queste iniziative. Anche durante la messa faccio cose spontanee: gli auguri di compleanno, una parole gentile per i fedeli che soffrono e la consegna degli attestati di fedeltà ai turisti che da tanti anni vengono a Pomonte». I suoi consigli hanno fatto il giro di alcune delle principali località turistiche dell’isola. «Li ho appesi in bacheca – spiega don Leon – poi ne ho fatto dei volantini che distribuisco dopo la messa». E la comunità apprezza. «Sono utili – commenta l’assessore Galeazzi – servono a migliorare la convivenza civile».
«Ho in mente di scrivere altre regole – conclude don Leon – questa volta rivolte a chi sta dietro il bancone, agli operatori del turismo, perché possano migliorare l’accoglienza per i turisti».
Valentina Landucci, da £Il Tirreno”, 21 ago 2009