Nessuna postazione fissa per autovelox all’Elba. Mai più, dopo quelle disattivate dalla Prefettura ormai oltre un anno fa. Lo prevede la direttiva del ministro Maroni, per certi versi già anticipata sull’isola, sui controlli in strada. Un cambio di rotta che, sul piano locale, potrebbe significare maggiore libertà di movimento per gli automobilisti, che non rischieranno più, su strade provinciali e comunali, di essere immortalati per qualche chilometro orario in più. Anche se, su tutto il territorio isolano, resta comunque la possibilità di postazioni mobili di autovelox.
Le vicende legate all’installazione di autovelox e T-red all’Elba, in particolare a Capoliveri, Marina di Campo e Portoferraio, sono tristemente note. Non solo per le indagini della magistratura e della finanza sulla legittimità delle installazioni. Ma ancora di più per la raffica di multe recapitate agli automobilisti indisciplinati all’origine di una vera e propria battaglia tra Comuni e comitati cittadini combattuta a suon di ricorsi. Tutta acqua passata. Con il provvedimento della Prefetturta dello scorso anno prima. E a maggio ragione con la direttiva di Matteoli poi, che mette definitivamente a tacere la questione. Nessuna strada elbana, infatti, risponde alle caratteristiche contenute nella direttiva e indispensabili per l’installazione di autovelox, in particolare quelle sulla pericolosità e l’alta incidentalità delle strade.
Il che non significherà la cancellazione di ogni tipo di controllo. Sarà possibile installare autovelox mobili là dove la Prefettura, d’intesa con la polizia stradale, lo riterranno necessario: a patto che le strumentazioni in questione siano chiaramente visibili lungo la strada.
«Ad inizio settembre – spiega il vice prefetto dell’Elba, Paolo D’Attilio – avremo un incontro a Livorno per mettere a punto le strategie che conseguono alla direttiva ministeriale che, in materia di controlli, è chiara». D’Attilio sottolinea come, in realtà, l’attuale situazione sull’isola di fatto abbia ampiamente anticipato le disposizioni ministeriali. Dunque gli automobilisti isolani non dovranno attendersi particolari novità e in pratica, ad oggi, hanno la quasi certezza di non incontrare sulla propria strada apparecchi che rilevano la velocità. Anche perché, e su questo il Ministro è stato chiaro, la direttiva riduce ampiamente le possibilità di controllo della polizia municipale che non potrà più, senza una specifica autorizzazione e senza accordo con la polizia stradale, decidere di installare autovelox sulle strade.
V.L., da “Il Tirreno”, ago. 2009
Grande cazzata, poveri pedoni e ciclisti!