Le scuole hanno aperto i loro cancelli, la prima campanella è suonata, ma non si è portata via tutte le polemiche. Nel mirino ancora i tagli del ministro Gelmini. Più ragazzi (810 negli istituti pisani) e meno insegnanti (192) sono numeri che hanno i loro riflessi anche sull’edilizia scolastica. «Gli effetti della razionalizzazione sono frustranti per i grandi sforzi degli enti locali».
E’ quanto affermano il presidente della Provincia Andrea Pieroni e l’assessore alla pubblica istruzione Miriam Celoni; l’ente di piazza Vittorio Emanuele, in quanto competente per gli edifici che ospitano le scuole superiori, deve far fronte a spese ingenti, nell’ordine delle decine di milioni di euro, per la gestione di questi stabili. «I tagli del ministero – dicono – oltre a mettere in affanno il nostro sistema dell’istruzione, vanno in parte a colpire l’impegno, operativo ed economico, profuso sul fronte degli investimenti per l’edilizia scolastica».