È dal 1996 che Brendola – la porta dei Berici – ha legato il suo nome al folk e ai suoni del mondo. Grazie alla rassegna “Vo’ on the Folks”, giunta quest’anno alla XVII edizione, la cittadina vicentina (le cui origini risalgono al Neolitico) ha proposto un caleidoscopio sonoro con artisti provenienti dai cinque continenti, che ha portato alla Sala della Comunità musiche, colori e culture diverse, unite nel nome della libertà espressiva. Questo ha permesso di sviluppare un vero e proprio movimento di recupero e riproposizione delle varie tradizioni popolari esistenti. Oltre che di presentare live set di artisti in esclusiva per l’Italia.
Sabato 11 febbraio (alle 21) l’edizione 2012 di “Vo’on the Folks” – diretta da Paolo Sgevano e organizzata dalla Sala della Comunità di Vo’ di Brendola in collaborazione con l’assessorato comunale alla Cultura e alla Cassa Rurale e Artigiana di Brendola – si apre con il concerto in esclusiva nazionale degli inglesi King Pleasure & The Biscuits Boys.
Gli aristocratici del rhythm and blues come vengono definiti in patria, presentano il loro eccentrico show dove swing, jazz, blues e suoni retrò in stile Kansas City degli anni ’40 convivono e si fondono in un unico travolgente mix. Acclamati da Paul Jones della BBC che li ha etichettati come “l’evento più importante dopo la separazione delle acque nel Mar Rosso”, i King Pleasure & the Biscuit Boys sono un sestetto attivo da due decenni, guidato dall’eclettico sassofonista-cantante Mark Skirving. Con lui sul palco, Boysie Battrum (sax tenore e alto), Crab-Claw Tromans (piano), Bullmoose K. Shirley (chitarra), Shank Van Schtoop (contrabbasso) e Dabgerous Dave Wilkes (batteria). Resi famosi dal club di Ronnie Scott, con 6 album all’attivo, dal vivo eseguono numeri classici nello stile di Louis Jordan e Eddie Cleanhead. Un mix di humor, ottima tecnica e coinvolgimento degli spettatori. Nel loro repertorio oltre ai brani originali si trovano Fats Domino e Ray Charles, titoli come “Tequila”, “Let ‘em roll” e “Goin’ to California”, ma anche una suggestiva rivisitazione del classico partenopeo “Torna a Surriento”.
“Vo’on the Folks” prosegue sabato 25 febbraio con una leggenda della musica celtica: il fisarmonicista irlandese Mairtin O’Connor (ex De Dannan) storico collaboratore di Rod Stewart, Elvis Costello e Mark Knofler. Con lui on stage a Brendola ci sono Cathal Hayden (violino e banjo) e Seamie O’Dowd (chitarre e voce), per presentare dal vivo gli innovativi album “Road West” e “Rain of Light”. The Magic Tombolinos – combo che annovera tra i propri fan anche Maxi Jazz dei Faithless – è l’evento esclusivo previsto per il 10 marzo. La band guidata dal frontman argentino Alejandro Toledo, vincitrice del contest di Channel4 “Evo Music Rooms Award”, presenta il disco “Full Attack, With Sudden Defenses” dove accanto a sonorità gipsy, si trovano il flamenco, il tango, la balkan music e addirittura l’hip hop e il drum&bass. In chiusura, il 24 marzo arrivano dall’Austria le Netnakisum, tre musiciste che senza l’ausilio di batteria e strumenti elettronici, ma grazie all’eleganza di violino, viola e violoncello propongono uno spettacolo incentrato su brani originali e rivisitazioni di temi classici. Un trio d’archi difficilmente classificabile che spazia dai valzer a Britney Spears, dalla polka striana ai ritmi balcanici.
“Vo’ on the Folks” è una rassegna di musica popolare che racconta di preziose tradizioni da conservare e che mostra il volto allegro e introspettivo dell’arte, intesa come valore da condividere e fattore di crescita sociale e culturale.