Durante la manifestazione organizzata a piazza Farnese a Roma dall’Associazione nazionale vittime di mafia contro la sospensione decisa dal Csm del procuratore Apicella, il leader dell’Italia dei Valori si è rivolto al Capo dello Stato dicendo: “Vogliono farci ancora una volta lo scherzetto di piazza Navona. Ma in una civile piazza c’è il diritto a manifestare. Presidente Napolitano, possiamo permetterci di accogliere in questa piazza chi non è d’accordo con alcuni suoi silenzi?”. Ma Di Pietro va oltre: “A Lei – prosegue Di Pietro – che dovrebbe essere arbitro, possiamo dire che a volte il suo giudizio ci appare poco da arbitro e poco da terzo?”. L’ex pm precisa che la critica viene fatta “rispettosamente”, ma poi aggiunge: “Il silenzio uccide, il silenzio è un comportamento mafioso“.
Ec ecco immediata la risposta del Quirinale: “La presidenza della Repubblica è totalmente estranea alla vicenda dello striscione nella manifestazione svoltasi oggi in Piazza Farnese a Roma a cui fa riferimento l’onorevole Di Pietro. Del tutto pretestuose sono comunque da considerare le offensive espressioni usate dallo stesso onorevole Di Pietro per contestare presunti «silenzi» del Capo dello Stato, le cui prese di posizione avvengono nella scrupolosa osservanza delle prerogative che la Costituzione gli attribuisce”