Roma - " Roma ladrona" recita il celebre slogan della Lega Nord, riferendosi al malcostume di una classe politica ben nota per disservizi, corruzione e raccomandazioni. Il partito di Bossi applica infatti criteri "meritocratici" nello scegliere i propri rappresentanti: essere stato bocciato per tre volte alla maturità ed aver progettato un gioco chiaramente razzista per un noto social network ha fatto guadagnare a Renzo Bossi, figlio del leader del Carroccio, un posto come membro dell'osservatorio dell' Expo di Milano e come portaborse dell'europarlamentare leghista Francesco Speroni, per il modico stipendio di 12 mila euro. " Meno male che è stato bocciato tre volte, altrimenti toccava dargli uno stipendio più alto." commenta Roberto Soldà, vicepresidente dell'Italia dei Diritti. " Far ricoprire al giovane Bossi, dal curriculum scolastico non proprio brillante, incarichi del genere - continua Soldà - è un insulto ai giovani laureati a cui il mondo del lavoro non offre certo prospettive rassicuranti, ai precari della scuola dal futuro incerto, insomma a tutti coloro che pur avendo meriti e doti ben superiori a quelle del rampollo del leader leghista riescono a stento a sbarcare il lunario". "E' l'esempio lampante - conclude il vicepresidente del movimento presieduto da Antonello De Pierro - del nepotismo di una classe politica che anziché salvaguardare i diritti dei cittadini pensa solamente a curare gli interessi personali e quelli dei propri cari".