Lo ZOOM di Tommaso Soldi
Domani, alle 8.00 in punto di mattina, inizia il momento tanto atteso. Queste elezioni amministrative saranno, per certi aspetti, la cartina di tornasole della situazione politica attuale. In totale saranno coinvolti più di 1300 comuni sparsi lungo il Bel Paese. Sono 11, poi, le Province che rinnoveranno giunta e consiglio. Ma la partita si farà dura in quattro grandi Città: Milano, Napoli, Torino e Bologna.
L’esito elettorale di questi Comuni sommato a quello delle Province e delle altre Città capoluogo di Provincia determinerà due possibili conseguenze: il rafforzamento o meno della maggioranza e del Governo. Domani e Lunedì sarà anche il primo banco di prova per il Nuovo Polo. Il Pdl, la Lega, il Pd e gli altri partiti di centro sinistra avranno modo di constatare quanto forte sia il proprio consenso. Insomma dopo mesi di fuoco e di tensione alle stelle, ora è il turno degli elettori, solo loro faranno chiarezza su una situazione che ormai è per quasi tutti un grande punto interrogativo.
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha più volte richiamato il mondo politico ad una maggiore distensione ma i toni, tuttavia, sono rimasti accesi. Il 15 e il 16 Maggio è il primo appuntamento, poi sarà la volta dei possibili ballottaggi e a Giugno, dulcis in fundo, il referendum. Momenti politici importanti ma anche molto costosi vista la previsione di diverse centinaia di milioni di euro.
Costi elettorali e tensioni nel mondo politico a parte c’è da sperare una cosa, che queste elezioni portino nei territori della nostra Italia una classe dirigente capace davvero di fronteggiare le sfide odierne, senza strumentalizzare le difficoltà attuali della nostra società per ottener consensi. A partire dall’emergenza immigrazione al problema serio dei rifiuti in Campania, dalla crisi delle piccole e medie imprese al dramma della disoccupazione e del precariato. Senza tuttavia dimenticare il rilancio del turismo, delle infrastrutture e della green economy. Tanti punti importanti, molte sfide. Ma è quello che si aspettano gli elettori Italiani. Serve un cambiamento veloce prendendo atto che se l’Italia è stata, in passato, promotrice e autrice indiscussa di innumerevoli passi in avanti nel campo artistico, letterario, scientifico e tecnologico, oggi dobbiamo far sì che il nostro Paese riprenda quella posizione d’eccellenza a livello internazionale.
Il punto, però, non è quale schieramento politico decidiamo di votare, ciò che conta veramente è che coloro che hanno deciso di candidarsi siano stati spinti da un desiderio reale di servire il bene del proprio Paese, quel bene comune che oggi, troppo spesso, vediamo dimenticare con troppa facilità.
Tommaso Soldi
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