A Bologna vince Merola ma la Lega annuncia ricorso

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Con il 50,5% dei voti, il candidato del centrosinistra Virginio Merola ottiene sul filo di lana l’elezione a sindaco del capoluogo emiliano. Il candidato del centrodestra, il leghista Manes Bernardini, si ferma al 30,4%. Risultato inaspettato per il Movimento 5 stelle, che con Massimo Bugani ottiene il 9,5%, mentre il candidato del terzo polo Stefano Aldrovandi raccoglie il 5,1% delle preferenze.

A Bologna si è registrato un netto calo dell’affluenza alle urne. Secono i dati del Viminale, si è recato ai seggi il 72,8% degli elettori bolognesi, contro il 76,4% della tornata elettorale precedente.

A nottefonda, solo quando è terminato lo scrutinio, il neoeletto ha detto che si impegnerà “per unire la città, per parlare con tutti e il nostro sarà un progetto civico di alleanza con tutte le espressioni della città”. Merola ha festeggiato in piazza Maggiore, con i candidati e i  sostenitori rimasti svegli nonostante il lentissimo spoglio delle schede, durato circa 12 ore. “Quando la politica si rivolge ai cittadini con primarie vere – ha detto il sindaco entrante – i risultati non mancano e questo dimostra che è bene avere fiducia nei cittadini”. Entusiasta per il risultato ottenuto, Merola prevede che il centrosinistra possa vincere sia a Milano che a Napoli.

Ma la Lega tenta di rovinare la festa al vincitore. Il Carroccio ha annunciato che farà ricorso per chiedere una verifica di 3574 schede nulle, pari all’1,65% dei voti. “I ricorsi non mi sono mai piaciuti, li ho sempre visti come un pretesto di chi perde – ha spiegato il candidato della Lega-Pdl Manes Bernardini a spoglio ultimato – ma ci sono state tante segnalazioni di elettori”. Il Carroccio ha sottolineato di voler fare ricorso “né contro Merola né contro altri”, ma per dare seguito alle segnalazioni di anomialie fatte da alcuni cittadini. La Lega ha denunciato anche il caso di un elettore che presentatosi al seggio avrebbe scoperto che il proprio voto era già stato espresso il giorno prima. “Vogliamo che sia fatta una verifica, il riconteggio semmai lo valuteremo in subordine, perché è necessario che il risultato sia inconfutabile”, ha affermato Bernardini.

Fonte: Ministero dell’Interno

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