Roma – “È andata bene”. È sintetico il commento di Umberto Bossi all’uscita da palazzo Chigi dopo l’incontro chiarificatore di stamattina con Silvio Berlusconi, il primo dopo il voto amministrativo. All’incontro, durato più di un’ora, hanno partecipato anche i ministri Tremonti e Calderoli.
“Il governo reggerà ma bisogna fare delle scelte. Anche noi abbiamo fatto degli errori” ha detto il Senatur ai cronisti subito dopo l’incontro. Adesso, secondo Bossi, serve “un progetto per il cambiamento: abbiamo fatto il federalismo fiscale, ma non sarà efficace prima di qualche anno”. Il leader del Carroccio ha anche assicurato che al suo partito non è mai stata offerta una vicepremiership di Giulio Tremonti e che Maroni non accetterebbe di fare il premier in un eventuale dopo-Berlusconi. E riguardo il passaggio parlamentare chiesto dal Presidente della Repubblica dopo l’ampliamento della maggioranza e le nuove nomine di sottosegretari, Bossi ha affermato che “di verifiche ne abbiamo già gatte tante, ma se la chiede Napolitano la faremo: è lui il capo”.
Il ministro per il federalismo non ha partecipato al Cdm convocato in questa mattina, ma è arrivato quando la riunione di governo si era appena conclusa.
Durante il Cdm il premier, stando a quanto si apprende da alcuni partecipanti, avrebbe rassicurato i presenti sulla tenuta della maggioranza, annunciando che presto “si allargherà”. Berlusconi ha rassicurato gli altri ministri che con Bossi “va tutto bene”. “Non ci sono alternative a questo esecutivo” avrebbe detto il presidente del Consiglio ai ministri, ai quali avrebbe anche chiesto una maggiore presenza in Aula onde evitare battute di arresto come quella di ieri.