Moratti pronta a chiedere scusa, ma Pisapia dice no al confronto

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Milano – In attesa del ballottaggio del 29 e 30 maggio, il sindaco Letizia Moratti è disposta a fare le sue scuse a Giuliano Pisapia nell’eventualità di un faccia a faccia. Ma il candidato del centrosinistra sembra determinato a non voler incontrare nuovamente l’avversaria. La redazione di Porta a Porta, che aveva contattato i due pretendenti alla poltrona di sindaco di Milano, ha fatto sapere che “il portavoce di Pisapia ha comunicato a Bruno Vespa l’orientamento del candidato sindaco a non accettare altri confronti con il sindaco uscente ‘vista la scorrettezza che nel confronto che ha preceduto il primo turno ha indotto Pisapia a querelare la Moratti per diffamazione aggravata’”.

La Moratti ha accusato il suo avversario di “scappare quando si parla di cose concrete. Io sono pronta a chiedere scusa nel momento in cui c’è un confronto diretto sui programmi”. Ma Pisapia non pare disposto a scusare tanto facilmente il sindaco del Pdl. “Di solito – ha detto il candidato – chi chiede scusa, ancorché dopo otto giorni e una sconfitta elettorale, non pone condizioni se pensa sinceramente di avere sbagliato”. L’unica possibilità che le scuse vengano accettate è che la Moratti “dica apertamente chi le ha fornito le notizie false su di me e con chi ha organizzato quella messa in scena durante il faccia a faccia in tv”.

È difficile pensare che l’attuale sindaco di Milano sia disposta a cedere a queste richieste. A questo punto è probabile, come dice Pisapia, che l’unico confronto tra i due “avverrà nelle urne domenica 29 e lunedì 30 maggio”.

Intanto ieri mattina a Milano la Moratti è stata contestata in piazza Duca d’Aosta dal presidio organizzato dalle associazioni di disabili e portatori di handicap. La Moratti, accolta da fischi, ha cercato di rassicurare i presenti. “Condivido la vostra posizione – ha detto – e mi farò parte attiva per parlare con il ministro Sacconi per eliminare i tagli al sociale”.

Al presidio è intervenuto anche il candidato del centrosinistra. “Mi impegno come sindaco – ha dichiarato Pisapia – ad avere come priorità chi si vede quotidianamente i diritti violati. Milano deve tornare la città dei diritti”.

Sempre ieri mattina, il ministro Umberto Bossi, dopo l’incontro con il premier, ha dichiarato che “i milanesi non lasceranno la città in mano a Pisapia, un matto che vuole costruire la più grande moschea d’Europa e riempire la città di clandestini e farne una zingaropoli”.

A rispondere al leader della lega ci ha pensato il capogruppo dell’Idv al Senato Felice Belisario. “L’ultima invettiva di Bossi su Pisapia – ha detto il senatore – avrà lo stesso effetto che hanno avute le meschine offese della Moratti: far crescere il consenso nei confronti del candidato del centrosinistra”.

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