Città del Vaticano – “La comunità cristiana non deve farsi partigiana in un senso o nell’altro” perché “i credenti esprimono il voto nelle elezioni politiche o amministrative secondo la loro coscienza”. Con queste parole il segretario generale della Cei monsignor Mariano Crociata è intervenuto nella campagna elettorale per il secondo turno delle amministrative. Gli elettori cattolici, ha spiegato il cardinale, “esprimono le loro convinzioni dentro una visione della fede cristiana che guarda al bene comune e non come interesse di parte”.
Riguardo l’ipotesi della costruzione di una moschea a Milano, monsignor Crociata ha detto che ciò rientra nel “diritto fondamentale della libertà religiosa e di poter disporre di luoghi di culto”. La moschea, ha ricordato il segretario della Cei, oltre che luogo di preghiera è anche “centro culturale di incontro e aggregazione sociale”, pertanto bisogna tener conto delle “esigenze di vita sociale e comunitaria secondo la nostra comunità civile, la nostra Costituzione e le leggi che in Italia regolano la convivenza”.
Monsignor Crociata è intervenuto anche sui referendum, ricordando che “l’acqua è questione di responsabilità sociale e bene comune, è necessario che vi sia responsabilità verso i beni comuni e che rimangano e siano custoditi per il bene di tutti”.