Roma – “Tranquilli, non ci arrendiamo”. Con queste parole il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi rassicura chi lo incontra nei giardini del Quirinale nel corso del ricevimento per il 2 giugno. La sconfitta di Milano e Napoli, unita agli altri risultati delle amministrative, non sembra preoccuparlo più di tanto. “Se volete sapere il mio stato d’animo – ha detto il premier – sono assolutamente sereno”. E anche per la verifica parlamentare in programma verso la fine giugno, il capo del governo dice che “non c’è nessuna preoccupazione, zero virgola zero”.
Secondo Berlusconi il risultato negativo del centrodestra alle amministrative è dipeso da una “mancanza di comunicazione” e dalla “tenaglia” dell’informazione. “La televisione, la stampa, la radio: nessuno è stato a nostro favore e Mediaset si è tenuta lontanissima dalla politica”, ha dichiarato Sua Emittenza.
Problemi di comunicazione a parte, il premier vede davanti a sé “ancora due anni di gioco” durante i quali fare le riforme finora promesse e mai attuate. “Abbiamo la maggioranza – ha dichiarato Berlusconi – per fare la riforma del fisco e quella dell’architettura istituzionale”. E a chi gli chiede se Tremonti sia d’accordo su una riduzione delle imposte, l’inquilino di palazzo Chigi risponde secco: “Non è Tremonti che decide. Lui propone”.
Più tardi lo stesso Berlusconi sarà costretto a correggere il tiro. “Riconfermo piena fiducia nel Ministro Tremonti e sono sicuro che continueremo a lavorare bene insieme come abbiamo fatto sino ad adesso”, si legge in una nota diffusa da palazzo Chigi.
Per quanto riguarda i rapporti con la Lega e con il suo leader Umberto Bossi, Berlusconi dice che non ci sono problemi. “Tutto bene – ha detto – ci siamo sentiti anche oggi a colazione”.
Meno sereno è apparso il senatur che, intervistato dai cronisti a Montecitorio sul futuro dell’esecutivo, ha detto: “Per ora va avanti. Tranquillamente? Questo non lo so”.