Roma – La Camera ha dato il via libera alla fiducia posta dal governo sul decreto legge Sviluppo. 317 i voti favorevoli, 293 i contrari e 2 gli astenuti. I lavori parlamentari proseguiranno per tutta la giornata. Intorno alle 20 è prevista l’approvazione finale del provvedimento.
Anche il presidente del Consiglio era presente in Aula per votare. Dopo le operazioni di voto, Berlusconi è tornato nella residenza di palazzo Grazioli.
Con il voto di oggi, nei suoi tre anni di vita, il governo Berlusconi ha chiesto la fiducia alla Camera ben 44 volte. La maggioranza richiesta era di 306 voti. È la prima volta che, dopo l’uscita di Fli, alla Camera la maggioranza supera quota 316. “Sono davvero soddisfatto – ha detto il segretario politico del Pdl Angelino Alfano – per questa prova di compattezza della maggioranza che è l’ennesima dallo scorso settembre”.
Diverse le norme introdotte dal decreto legge. Alleggerite le ganasce fiscali: per i debiti sotto i 2mila euro, la riscossione potrà scattare solo dopo l’invio di due solleciti di pagamento a distanza di almeno sei mesi. Elevato l’importo dei mutui rinegoziabili: passa da 150mila e 200mila euro l’importo dei finanziamenti regolati dalla disciplina sulla rinegoziazione dei mutui ipotecari a tasso variabile.