Berlusconi alla Camera: “La maggioranza c’è ed è coesa”. Bossi: “Aspettiamo i fatti”. Colloquio in Aula tra il premier e Di Pietro

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Roma – Dopo l’intervento di ieri al Senato, oggi il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi si è presentato alla Camera per la verifica di maggioranza. Durante il discorso, che sostanzialmente ricalca quello del Senato, il premier ha detto che “il voto di fiducia di ieri in quest’Aula sul decreto sviluppo ha dato un’indicazione molto positiva: la coalizione di centrodestra, infatti, per la prima volta da quando un gruppo di deputati eletti nel Pdl è passato all’opposizione, ha raggiunto quota 317, superando la soglia dei 316 voti che rappresenta la maggioranza assoluta della Camera. Questo significa che la maggioranza c’è, è forte e coesa, ed è l’unica in grado di garantire la governabilità del Paese in un momento così difficile”.

Berlusconi ha anche ribadito “l’amicizia e la stima” nel confronti di Umberto Bossi e della Lega. Ma al termine delle comunicazioni del presidente del Consiglio, il leader leghista ha commentato freddamente l’intervento del premier. “Bello a parole, aspettiamo i fatti” ha detto Bossi lasciando l’Aula di Montecitorio.

Secondo il segretario del Pd Pier Luigi Bersani il discorso del premier è “schizofrenia pura”. “Berlusconi da una parte dice che non si possono chiedere le dimissioni del governo in questo momento, dall’altra sostiene che non ci sono problemi, che va tutto bene”, ha commentato il leader democratico.

Secondo il leader dell’Idv Antonio Di Pietro, “il presidente del Consiglio ha illustrato il paese da Alice nel paese delle meraviglie che non esiste. È un paese che solo lui, nella sua mente malata e frastornata vede”.

E proprio l’ex magistrato è stato protagonista di un colloquio inedito con Berlusconi in Aula. Il premier ha lasciato i banchi del governo e si è andato a sedere affianco a Di Pietro. I due hanno parlato per diversi minuti. Al termine del colloquio, il presidente del consiglio non ha rilasciato alcun commento, mentre il leader dell’Idv ha spiegato: “Si è avvicinato a me per ribadire che il suo governo stava facendo il bene del Paese”. Di Pietro ha replicato al premier “che farebbe bene al Paese se se ne andasse al più presto”.

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