Caso Ruby, i giudici: “No a competenza del tribunale dei ministri”

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Milano – Sul caso Ruby il foro competente è quello di Milano. A deciderlo, questa mattina, sono stati i giudici della quarta sezione del tribunale di Milano che hanno rigettato l’eccezione sulla incompetenza funzionale relativa al reato di concussione contestato al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. “Sulla scorta del capo di imputazione – hanno motivato nell’ordinanza i gidici Giulia Turri, Orsolina De Cristofaro e Carmen D’Elia – il tribunale ritiene la propria competenza funzionale”.

In relazione alla telefonata fatta dal premier in Questura per ottenere l’affidamento della giovane marocchina al consigliere regionale Nicole Minetti, i legali di Berlusconi in primo luogo avevano chiesto il proscioglimento e, in subordine, che venisse stabilita la competenza del tribunale dei ministri in quanto il loro assistito avrebbe agito in qualità di presidente del Consiglio, convinto che la ragazza fosse la nipote del presidente egiziano Hosni Mubarak.

Dopo la lettura dell’ordinanza, il processo è stato rinviato a dopo l’estate. Il premier, impegnato in un incontro con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, non era presente in aula.

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