Londra – Storace su “Il Giornale d’Italia” lancia un dibattito su una Costituente di “destra”, ma l’impressione è che si discute da mesi e si conclude poco.
Si è partiti con Ritorno ad Itaca di Veneziani e Besana, ma sembra che la barca si sia arenata sul lido delle parole.
Leggendo con occhi liberi i risultati elettorali e il prima e il durante si deduce che l’esperienza di AN e quella successiva è stata fallimentare sotto il profilo dell’identità di questa area. Si assiste costantemente nel panorama politico italiano a questa corsa al CENTRO, cercando di rimediare, forse, qualcosa da una parte o dall’altra, perché il CENTRO è una via di mezzo tra questo e quello, appunto un compromesso che quest’area ha pagato caro in quanto il compromesso era estraneo a quella cultura.
Questa corsa al CENTRO ha dato i suoi frutti: è saltato Gianfranco Fini, e quasi saltava il suo compagmo di merende sig. Casini, la “sinistra” ha perso sempre più consensi ed è chiaro che l’Italia vuole cambiare.
Non ci si illuda che, sgonfiatosi Grillo, la soluzione sia una nuova, ulteriore e perciò già bruciata, entità moderata che intercetti i voti dei Grillini.
I Grillini non sono moderati e non votano i moderati, hanno fatto la rivoluzione buttando via il vecchio e ciò che ormai era insopportabile.
Hanno scippato molte idee alla destra radicale, qualcuna ai radicali (ma chi conosceva poi in realtà il programma di Grillo?), hanno raffazzonato qualche residuo ecologista, hanno cavalcato il voto di protesta, hanno dimostrato comunque che questa politica deve andarsene a “fan c…”! Non hanno contenuti, rispondono ad un capo o si ribellano al capo, che sua volta risponde a Casaleggio e a chi sa chi.
Perciò si muovono a tentoni, incerti, non hanno esperienza e non hanno linea unitaria, non hanno ideologia. Se si vota fra sei mesi però questo non verrà fuori e vincono di nuovo e di più.
In un’Europa che va destra, verso la destra radicale Storace discute ancora di quali valori inventare e di se, quando, chissà, come fare la Costituente.
Il tempo passa, si tornerà a votare, i valori c’erano (erano quelli di sempre ora attualissimi), il programma pure, non se ne saranno accorti e saranno ancora discutere e chissà se discutendo, discutendo, saranno capaci di scomparire del tutto.
Chi ha il coraggio delle proprie idee, le sostiene e vince.
Cercare compromessi o annaspare (boh!) non è mai stata la soluzione migliore!
Zcomezorro