Londra – Quando si scrivono programmi elettorali orientati alla paura ed al risentimento di moltissimi cittadini promettendo azioni fuori dalla dura realta’ al solo scopo di raggiungere il consenso elettorale, prima o poi i nodi arrivano al pettine.
Aver promesso No Tav, No Tap, Reddito di cittadinanza, espulsioni rapide, Flat Tax e poi, una volta al governo trovarsi la dura realta’: debito pubblico (2.327 miliardi di euro), opere essenziali (Tap e Tav) per lo sviluppo dell’Italia e dell’Europa, il mercato che osserva gli indirizzi dell’ottava Potenza economica mondiale, non e’ stato corretto.
Come non e’ corretto parlare di complotti internazionali contro l’Italia solo per far sentire gli elettori vittime e non colpevoli solidali dell’attuale situazione in cui versa il Paese.
Se esistono le raccomandazioni e non la meritocrazia, se esiste un dissesto strutturale ed idrogeografico e non la manutezione delle opera pubbliche, se la pubblica amministrazione e’ incapace di digitalizzarsi per eliminare la burocrazia e facilitare il rapporto Stato/Cittadini, non e’ colpa di Soros, della Trilaterale, dei mercati.
Ma e’ colpa solo degli italiani,
Se a questi si aggiunge una classe politica dominata dall’effetto Dunning-Kruger (distorsione cognitiva a causa della quale individui poco esperti in un campo tendono a sopravvalutare le proprie abilità autovalutandosi, a torto, esperti in quel campo dove spesso gli incompetenti si dimostrano estremamente supponenti. Questa distorsione viene attribuita all’incapacità metacognitiva, da parte di chi non è esperto in una materia, di riconoscere i propri limiti ed errori.) il disastro e’ bello che fatto.
Lo scorso 3 ottobre scrissi che: “La consapevolezza dei propri limiti e’ un elemento fondamentale per poter agire nell’ambito dell’ambiente che ci circonda, sia esso sociale, economico, naturale, culturale, sportivo. Quando questo elemento manca, il soggetto non pone limiti alla propria coscienza proponendosi in quei campi al lui sconosciuti. E’ quello che sta accadendo a gran parte della politica italiana. Ovvero la presenza di politici inconsapevoli”
Quando problemi complessi la classe politica individua soluzioni semplici, quell Paese e’ indirizzato a scontrasi con un muro.
La regola basilare e’ che problem complessi necessitano di soluzioni complesse e problem semplici necessitano di soluzioni semplici.
Ma questo la classe politica non lo vuol riconoscere.
E allora?
Allora, piu’ il tempo passa, piu’ gli elettori si sentiranno ingannati dai politici che li hanno portati a sognare di ottenere cose impossibili, scontrandosi con la realta’.
Il risveglio in queste ore dei No Tap sulla realta’ delle cose e’ il segnale anticipatore di quello che avverra’ nei prossimi mesi.
Ovvero di parlare ai cittadini della realta’, con onesta’ intellettuale, e con la consapevolezza che solo soluzioni complesse possono risolvere i problemi complessi dell’Italia.
Riccardo Cacelli