Un esito elettorale che fa discutere, con l’opposizione che grida ai brogli e il partito di governo che reclama la vittoria alle elezioni politiche mentre lo spoglio volge al termine. In Thailandia si sono tenute le prime elezioni dal golpe militare del 2014.
Il partito dei militari, Palang Pracharat, detti anche “i gialli”, si proclama vincitore.
Il partito a sostegno dei militari avrebbe ottenuto 7,3 milioni di voti contro i 6,8 andati all’opposizione, al partito Pheu Thai. A cui però i conti non tornano. Un membro del partito dice che oltre 200 parlamentari di tutti i partiti politici hanno dichiarato che non lasceranno che i militari continuino al potere e che quindi è ora di cambiare.
Il Pheu Thai party è una diretta emanazione dell’ex primo ministro Thaksin, il magnate multimilionario che ha riparato all’estero e che da fuori governa l’opposizione col movimento delle “camicie rosse”. In Thailandia dal 2014 con un golpe si è imposta una giunta militare dopo scontri e repressione; nelle strade si contarono 90 morti.