Un’auto lanciata contro un gruppo di soldati in visita a Gerusalemme ha ferito 15 militari, uno è grave. L’attacco è avvenuto vicino alla Prima stazione, il terminal della vecchia linea ferroviaria, vicino a quella che fino al 1967 era la Linea Verde. Il veicolo dell’assalitore è stato ritrovato a Beit Jala, vicino a Betlemme. La polizia indaga l’attacco come un “atto di terrorismo”. Altri due militari sono ricoverati all’ospedale, 12 hanno subito solo ferite leggere e traumi, e sono stati medicati senza essere ricoverati.
Il precedente del 2017
I militari non era in servizio ma in una delle visite organizzate dall’esercito per far conoscere Gerusalemme alle reclute. L’attacco è avvenuto attorno alle due di notte e sembra la fotocopia di quello dell’8 gennaio 2017, quando un arabo israeliano aveva lanciato il suo camioncino contro una pattuglia in gita nella Città Santa sullo spiazzo panoramico di Armon Hanatziv. Allora c’erano stati cinque morti e 17 feriti. Questa volta si pensa che l’assalitori sia originario di Betlemme. La “Prima Stazione” si Gerusalemme è sulla strada per Betlemme e Hebron e facilmente raggiungibile dai Territori.
Tensioni in vista del voto del 2 marzo
Quello di oggi è il primo attentato dopo la presentazione del piano americano, respinto da tutte le fazioni palestinesi. Hamas e la Jihad islamica hanno incitato i palestinesi a opporsi in tutti i modi alla “occupazione” e a quella che sembra l’imminente annessione di un terzo della Cisgiordania. Il premier Benjamin Netanyahu ha però rinviato la decisione a dopo il voto del 2 marzo, proprio per non incendiare la rabbia palestinese.
Palestinese ucciso a Hebron