“Contemplazione del carnefice” di Martyna Smith

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“Contemplazione del carnefice”
“Xkè questa volta è un doppio dolore
ke mi porta a scrivere.
Lo realizzo e adesso vi parlo al singolare,
dimmi xkè
adesso mi trovo distesa sul gelido asfalto in questa estate afosa.
Dimmi xkè mi hai fatto perdere coscienza.

Apro gli okki e ho le unghie nere di catrame,
ho tanti graffi ed i vestiti strappati..
cosa mi hai fatto?
Hai trascinato il mio corpo fino a questa radura, vero?
il mio consenso non vale +.

Ti contemplo e so già le tue intenzioni.
Sotto di noi cè un dirupo.
Non urlerò, ma non avvolgermi + nel filo spinato.
Penso ke di umano tu non abbia un bel niente, ma già lo sai.”

Martyna Smith

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